lunedì 18 dicembre 2017

Questa non è prevenzione ... Questa è emergenza, siamo al 55mo giorno di sforamento ...

Alla c.a. del Sindaco
Comune di Nocera Inferiore (SA)
Avv. Manlio TORQUATO

Alla c.a. dell’Assessore all’Ambiente
Arch. Federico PICCOLO

Alla c.a. dei Capigruppo del Consiglio Comunale e dei Consiglieri tutti


L’ordinanza sindacale n. 55 del 05/12/2017, accolta con plauso anche da alcuni ambientalisti locali, segue di ben 3 anni e 9 mesi la nostra prima segnalazione all’attuale primo cittadino circa la criticità ambientale, relativa alla qualità dell’aria respirata in città. Nella stessa lettera gli si richiedeva di avviare un programma di prevenzione in materia, atto a salvaguardare in primis la salute dei cittadini di Nocera Inferiore.
Noi membri di Nocera In Movimento, “diversamente ambientalisti”, non possiamo ugualmente apprezzare lo sforzo di quest’amministrazione, che, di fatto, con questo provvedimento, introduce un arco temporale – marzo 2014 – dicembre 2017, in cui possiamo affermare, senza essere smentiti, che nulla si è fatto in questi anni per tutelare la salute dei cittadini in materia di smog.
In questo tempo si doveva organizzare quello che noi abbiamo definito un “programma di prevenzione” in materia, che poco più di un mese fa abbiamo offerto al primo cittadino nelle sue linee più generali.
Siffatta ordinanza per noi attivisti risulta essere insufficiente e intempestiva.
I motivi principali della nostra censura risiedono nel fatto che essa arriva in estremo ritardo, e rappresenta l’unico punto dal quale s’intende partire per meglio affrontare il problema.
Così come concepita, “copiata e incollata” da altre realtà campane, vuole essere il pugno di ferro di un’amministrazione silente e incapace di elaborare una strategia originale e veramente di prevenzione.
Svegliarsi così di soprassalto ed esercitare in questo modo il potere conferito dalle leggi in materia di sanità pubblica, aggiunge, secondo noi, polvere su polvere: la prima nei polmoni e quest’ultima negli occhi del cittadino.
Questa non è prevenzione.
Questa è emergenza, siamo al 55mo giorno di sforamento dei limiti consentiti di PM10, e l’ordinanza assume le vesti di una tutela necessaria e improcrastinabile, che dietro la tutela del cittadino, grandemente dimenticato, nasconde l’esigenza più probabile di tutelare chi ha responsabilità in materia.
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Leggendo l’ordinanza si prende atto che lo stesso primo cittadino riconosce come fonte inquinante lo sbocco-casello autostradale dell’A3, anche se limitatamente ai mezzi pesanti oltre i 35 q in uscita, che non possono entrare in città attraverso lo svincolo-barriera nei giorni e nelle ore di blocco e comunque fino al 31.12.2017, anche se poi continuano a circolare liberamente come nulla fosse.
Ebbene se l’autostrada è fonte d’inquinamento, ed è fatto divieto come recita il punto 4 dell’ordinanza di mantenere acceso il motore:
a.1 degli autobus nella fase di stazionamento, anche al capolinea…
b.1 degli autoveicoli in sosta e dei veicoli merci, anche durante le fasi di carico e scarico;
c.1 degli autoveicoli fermi a passaggio a livello chiuso e a semaforo rosso acceso,
non si capisce come mai il provvedimento non contempli l’apertura della barriera autostradale di Nocera Inferiore, che non poco contribuisce all’inquinamento autoveicolare accertato del centro cittadino.
Avevamo chiesto al Comune di Nocera Inferiore un’ordinanza di apertura della barriera autostradale, ogni qualvolta il livello delle polveri sottili avesse superato i limiti consentiti perché riteniamo che essa sia una delle fonti, unitamente alla SS. 18, responsabile dell’aumento dello smog in quelle zone. Abbiamo anche chiesto che lo stesso si faccia promotore di una conferenza permanente tra i comuni limitrofi per la redazione di un piano traffico con valenza comprensoriale, vista la centralità degli snodi viari nocerini, fortemente aggravati dal flusso veicolare proveniente da altri comuni, nonché della liberalizzazione del tratto autostradale Nocera-Napoli.
Certo che combattere contro la società autostrade oppure concertare un piano traffico a valenza intercomunale richiederebbe forze e capacità che non sono presenti in quest’amministrazione.
Come si può esprimere un apprezzamento per un’ordinanza che fa divieto di:
riscaldamento con combustibili fossili (gasolio, stufe a pellet, camini, etc.); di accendere fuochi di sterpaglie, legna secca, residui legnosi di giardino e prodotti del sottobosco dalle ore 07:00 alle ore 24:00, tra l’altro senza effettuare alcun controllo atto a individuare gli illeciti, mentre nulla dice sulle polveri immesse dagli scarichi industriali in atmosfera, in particolare dell’inceneritore più volte segnalato, che insiste in località Piedimonte.
Almeno in quest’occasione di sensibilizzazione e di pena ulteriore per i cittadini, c’è qualcuno dell’amministrazione che ci vuole dire cosa immette nell’aria quell’inceneritore e in quali quantità?
Avevamo richiesto, già nel lontano 2014 altre centraline di rilevamento delle polveri sottili
nei punti critici della città e l’abbiamo ribadito nell’ultima richiesta, con particolare riguardo a tutta l’area a ridosso del cimitero, dove insiste l’inceneritore di rifiuti speciali operante h 24, un depuratore di acque fluviali e dei terreni utilizzati, per il passato, quali siti d’interramento di rifiuti di ogni genere.
A un osservatore distratto sembrerebbe un lavoro ben fatto, per noi resta un atto dovuto, ma scriteriato nella scelta delle strade impegnante nei divieti e in quelle derogate, segno questo di un’approssimazione dell’amministrazione comunale, effettuato senza un Piano Traffico cittadino, che pur richiedevamo a maggiore garanzia di un’opera di prevenzione e per permettere comunque l’esercizio della libera circolazione dei cittadini.
Il risultato della prima domenica “ecologica” è a dir poco imbarazzante, le strade nocerine sono state regolarmente invase da ogni sorta di veicolo, comprese le Apecar, ma sarebbe stato anche presumibile vista la presenza di uno scarso numero di forze dell’ordine e di segnaletica chiara su tutto il territorio interessato dall’ordinanza. Qualcuno vorrebbe far credere alla cittadinanza che il significativo calo dei
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valori di PM10, che da una media di 137 rilevata il 07.12.2017 passa a una media di 28 rilevata domenica 10.12.2017, sia dovuto alla limitazione del traffico, ma non c’è da esultare visto che le condizioni meteorologiche di domenica di forte vento sono state di per sé favorevoli alla dispersione delle polveri.
Chiediamo pertanto nuovamente a quest’amministrazione comunale quali siano le strategie sui trasporti pubblici messe in campo, che consentirebbero al cittadino di potersi muovere in direzione del centro e in prossimità di quelle strade che saranno prossimamente interdette alla circolazione? Dove sono le aree di parcheggio che dovrebbero accogliere le auto che provengono da fuori e che non possono circolare in direzione di alcune strade di accesso alla città?
Coerentemente al nostro stile e cultura non poniamo solo domande o facciamo solo critiche, ma forniamo per l’ennesima volta alcune utili soluzioni per il breve, medio e lungo termine, sperando che vengano finalmente prese in considerazione e fatte proprie dall’amministrazione comunale:
 Promozione di vere DOMENICHE ECOLOGICHE con blocco del traffico e messa in strada di minibus che facciano da spola tra i parcheggi gratuiti in aree esterne (es. piazzale Stadio, zona ex container via Napoli/via Scalfati, Consorzio di Bonifica, Cimitero, Cittadella giudiziaria, Villanova, Vescovado) ed il centro cittadino;
 Incentivo all’uso anche delle superfici semi-centrali: Area Stazione FS, stringendo accordi con Metropark e chiedendo la prima mezz’ora gratuita; area Ospedale con ampliamento; realizzazione di una nuova area (già prevista nel Puc) individuata in prossimità del casello A3;
 Restrizioni al traffico per i veicoli maggiormente inquinanti, compresi gli Euro 4 anche in settimana;
 Piantumazione di alberi e incremento del verde urbano, quali fonti di ossigeno e assorbimento di Co2;
 Attivazione servizio di polizia locale con specifiche competenze in tema ambientale per controlli atti a individuare fonti di emissioni anomale (industriali, agricole e da edifici pubblici e privati);
 Campagna informativa di prevenzione con incontri di quartiere sui vantaggi del risparmio energetico e sulle forme di conversione ed efficientamento energetico e teleriscaldamento;
 Piano d’incentivo alla messa in sicurezza di caldaie a gas-metano, concertando con gli Amministratori di Condominio azioni mirate al contenimento delle polveri sottili e di Co2, adeguando le temperature entro i 20 gradi d’inverno;
 Accelerare il processo verso la totale autosufficienza energetica da fonti rinnovabili per gli edifici pubblici comunali con fotovoltaico/microelico.

domenica 10 dicembre 2017

INDIGNAZIONE PER LA MANCANZA DI FONDI PER ASSISTENZA AI MALATI ONCOLOGICI


COMUNICATO STAMPA del 7 dicembre 2017
Noi attivisti del gruppo “Nocera in Movimento” volevamo farci portavoce delle istanze di molti cittadini che lamentano il fatto che gli esami convenzionati sono sospesi per mancanza di fondi, mentre quelli presso gli ospedali sono prenotabili a tre mesi.

Non è accettabile che il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, si prodighi per avviare in tempi rapidi la costruzione di un nuovo ospedale a Salerno, che dovrebbe sostituire l’attuale “Ruggi d’Aragona”, così come dichiarato dallo stesso nel mese di agosto in una trasmissione tv salernitana, nonostante vi siano alcuni ospedali di recente costruzione che sono sottoutilizzati.

Addirittura si parlava di una spesa di trecento milioni di euro e si stavano cercando le coperture finanziarie. Lo stesso De Luca dichiarava “Al vecchio Ruggi servono manutenzioni costose ed è inutile che buttiamo i soldi dalla finestra, meglio fare un nuovo ospedale che garantisca servizi all’altezza”.

Ci verrebbe da chiedere al sig. De Luca: cosa ne facciamo dei malati oncologici che attualmente non possono permettersi cure?

Inoltre, troviamo così assordante il silenzio dei tanti politici nocerini vicini all’area deluchiana, molti dei quali presenti in consiglio comunale e qualcuno anche medico. Come mai non si indignano anche per questo?

domenica 26 novembre 2017

POTATURA PATRIMONIO ARBOREO DI CITTA’: STOP ALLA PRATICA DELLA CAPITOZZATURA!

La tutela del paesaggio è un valore costituzionale sancito dall'Art. 9 - comma 2;

Il legislatore con le "Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani", ha riconosciuto la valorizzazione dell'ambiente e del patrimonio arboreo e boschivo, quale modalità per conseguire l'attuazione del protocollo di Kyoto; 

Noi cittadini di NOCERA in MOVIMENTO, facendoci interpreti del sentire e della sensibilità comune, richiamiamo l’attenzione dell’amministrazione comunale sull’attuale pratica di potatura del patrimonio arboreo cittadino, che inevitabilmente rimanda all’inesistente attenzione del verde in città.


Sottolineamo, inoltre, che il verde cittadino rappresenta una delle leve strategiche per la qualità della vita nell’aree urbane, e che con la sua valenza ecologica, ambientale, contribuisce anche al valore socio -  ricreativo, culturale e didattico.

Quali attivisti di Nocera in Movimento facciamo presente a questa amministrazione che non intendiamo più tollerare il ruolo marginale, riservato a piante e giardini, nei processi di programmazione territoriale.

DENUNCIAMO con FORZA e contestualmente CHIEDIAMO la sospensione della pratica di potatura divenuta abitudinaria, cosiddetta capitozzatura.

Questa forma di potatura è tecnicamente e scientificamente scorretta. Infatti erroneamente viene praticata nel tentativo di contenere la naturale crescita dell’albero. La letteratura in materia, invece, sottolinea che essa produce un danneggiamento del patrimonio arboreo cittadino, oltre a ridurre l’aspettativa di vita dell’albero stesso.
INVITIAMO

l’Amministrazione a prendere i dovuti provvedimenti, altresì, chiediamo, anche attraverso questo comunicato, un incontro con il responsabile del settore SERVIZI DI MANUTENZIONE E CURA DELLA CITTA del nostro Comune, per approfondire quanto sopra, rendendoci disponibili ad ogni tipo di supporto e collaborazione per la messa in atto di un processo che porti allo stop di tale pratica ed all’adozione di ogni forma di tutela del verde pubblico.










mercoledì 8 novembre 2017

Piove, governo incompetente!

Piove, governo incompetente!

Più che un’esclamazione è una costatazione. 

I forti disagi correlati alle grandi piogge, nel nostro territorio, non sono mai da imputare solamente all'eccezionalità degli eventi naturali, come sbrigativamente ci vogliono far credere. Spesso, invece, rimandano alla mala gestione del territorio da parte delle amministrazioni pubbliche e in maniera più sottile alla responsabilità collettiva della società civile e del singolo cittadino. 

Qui non si vuole discutere dell’opera del Dipartimento di Protezione Civile, delle Regioni e Province che diramano dispacci sulle criticità idrauliche e idrogeologiche, che si potrebbero verificare in un dato territorio, né di quella dei sindaci che attivano piani di emergenza, informando i cittadini sulle situazioni di rischio o, che emettono ordinanze atte a tutelare la popolazione da possibili pericoli. Qui vogliamo porre l’accento un'altra cosa: l’incompetenza e la mala politica nella gestione del territorio. 

I disagi sofferti dalla popolazione a ogni pioggia, più o meno eccezionale, diventano la regola di vita a cui vorrebbero abituarci per il prossimo futuro. 

Piove, scuole chiuse. Piove, straripamenti dei torrenti. Piove, allagamento di case e garage. Piove, frane. Piove, inquinamento. Piove, governo incompetente!

E’ noto che il rischio idrogeologico del nostro territorio è dovuto a cause naturali, ma è altrettanto vero che esso è aggravato e condizionato dalle attività antropiche dell’uomo e, come spesso accade, dalla superficialità e dalla malafede con cui è gestita la cosa pubblica. 

Quasi tutti sappiamo come bisogna comportarsi in caso di allerta pioggia, ma altrettanto non sappiamo bene come comportarci contro la mala gestione del territorio e la politica degli incompetenti. 

Noi, come attivisti di Nocera in Movimento, siamo convinti che gli effetti devastanti delle piogge, che ogni anno sperimentiamo, al di là dell’eccezionalità dei fenomeni naturali dovuti ai rapidi effetti del cambiamento climatico, siano strettamente correlati con variabili politiche come l’incompetenza, la cattiva gestione delle risorse del territorio, la sciatteria politica.

Abbiamo capito che la prevenzione di cui ha bisogno la gente del nostro territorio è ben altra cosa rispetto anche a un’ordinanza di chiusura di una strada o di chiusura , azioni queste ultime che diventano uno scudo paravento contro eventuali implicazioni di carattere penale, verso le quali è meglio tutelarsi. 

Se veramente si vuole tutelare il territorio e la sua popolazione lo si fa soprattutto quando è “bel tempo”.

La prevenzione di cui abbiamo bisogno è rappresentata da uno “stato sensibile”, un diverso approccio culturale rispetto alle situazioni politiche da mettere in campo in un territorio naturalmente difficile come il nostro.

Si è soliti definire prevenzione quello che è semplicemente un rimedio temporaneo al problema, che spesso risulta inefficace o inutile, ma la prevenzione è ben altra cosa e chi fa politica con competenza, coscienza e responsabilità lo sa o lo dovrebbe sapere. 

A Nocera mancano queste qualità politiche, questo è un dato di fatto e ogni pioggia lo evidenzia.

Prevenzione significa, in questo caso, gestire il territorio come una risorsa rinnovabile, magari trasformabile, ma che mantenga in sé sempre i caratteri della ri-conversione, poiché abbiamo l’obbligo di restituire ai posteri un territorio migliore di quello che abbiamo avuto in consegna; la cementificazione dissennata del territorio è andata, per esempio, in tutt'altra direzione.

L’ultimo saccheggio di suolo è storia recente e porta la firma della politica delirante di Antonio Romano che pur sapendo del ritardo dell’adeguamento del Nuovo Piano Regolatore al Put non pose in essere nessun atto amministrativo a tutela del territorio, spianando di fatto la strada all'ultimo saccheggio inutile di suolo della città, favorendo così solo costruttori e speculatori del mattone, a discapito di gran parte della popolazione e di quelli che verranno dopo di noi. 

In una città che non cresceva demograficamente per alcuni anni si è continuato a costruire palazzi; ciò è avvenuto anche con l’amministrazione Torquato, nel silenzio assenso di tutti i gruppi politici di città. Forse la cementificazione selvaggia, che seppellisce definitivamente l’occasione di ridisegnare interi quartieri e che provocherà disagi per il futuro non richiedeva un impegno serio tra tutte le forze politiche e sociali cittadine? Provate a immaginare un uso diverso e in senso più “democratico ed eco-sostenibile” di aree come ex MCM e di tante piccole aree ex industriali di città… 



Un’altra scellerata sottrazione di suolo ce l’hanno invece venduta come sviluppo industriale, che in sostanza non c’è. Migliaia di ettari di terra sono stati sottratti all'agricoltura nel nome di uno sviluppo inesistente, di un benessere millantato, che alle prime piogge eccezionali porta il suo conto.

Infatti, l’eccessiva impermeabilizzazione del suolo è alla base del dissesto idraulico antropico, che contribuisce non di poco alle esondazioni dei fiumi e dei torrenti. Sicché le acque piovane, che pare aumentino di anno in anno, non trovano sufficiente suolo per l’assorbimento e si riversano copiosamente in fogne inadeguate, strade e canali non più sufficienti a regimentarle, che alla fine finiscono torrenti. I torrenti a loro volta sono incapaci a contenere le acque perché inadeguati allo sviluppo dei territori ed anche perché non vengono fatte le dovute manutenzioni agli argini e al fondo e pertanto diventano sempre più vulnerabili e pronti a straripare in punti critici della città.

Purtroppo di queste cose non ce ne ricordiamo mai dentro la cabina elettorale, quando c’è da mandare a casa un’amministrazione che non ha lavorato bene per il territorio.

Di qui la responsabilità collettiva e personale dei cittadini che spesso non vogliono o non sanno mettere in relazione gli eventi o disagi che accadono con la politica inconsistente dei propri amministratori. 

E’ bene ricordare a tutti che le acque meteoriche sono da mettere in relazione anche con l’inquinamento. Dove credete che vadano gli inquinati presenti nei nostri fiumi e torrenti quando straripano? Nelle nostre case, nelle nostre terre. Chi può escludere che le sostanze nocive contenute nei nostri fiumi non entrino più facilmente nella nostra catena alimentare? Avete idea del danno che arreca all'agricoltura un’esondazione?

Le piogge sono in relazione con le frane. La storia recente dovrebbe ricondurre la nostra memoria alle tre vittime e agli ingenti danni alla popolazione per la frana avvenuta a valle della cava di pietra di Nocera Inferiore, situata in località S. Croce/Rullo di Pareti. Invece no. Lì continua l’estrazione di pietrisco dai due costoni di roccia tra le due Nocera nel nome dalla cd. “messa in sicurezza della montagna”. Eppure quest’aggressione alla montagna continua freneticamente nella totale indifferenza di cittadini e dei politici.

Ma le piogge e le frane sono anche in relazione con l’attività criminale estiva degli incendiari dei boschi, verso cui poco si fa sia a livello centrale sia a livello locale, anzi pare che essi siano funzionali ad alimentare il sottobosco del clientelismo politico.

Le piogge pongono il problema delle nostre fognature obsolete, inadeguate a contenere le acque meteoriche per cui inevitabilmente scoppiano a ogni piena determinando disagi e danni a persone e cose, e il problema di dove si costruisce, infatti non a caso le nostre zone industriali sono costruite vicino ai torrenti, le nostre case lungo i canali drenaggio delle acque provenienti dalle montagne, oppure in luoghi sottoposti all'argine dei fiumi e così via. 

Potremmo continuare in questo carosello di responsabilità, mancanze, incongruenze, ma è bene sottolineare infine da ultimo, ma non perché meno importanti, gli effetti che le piogge hanno inevitabilmente sulla salute dei cittadini, in termini di ansia e di agitazione che s’instaura nella popolazione a ogni segnalazione di allerta, che naturalmente agisce negativamente sul benessere complessivo delle persone. 

A conclusione di questi spunti di riflessione vogliamo concludere con la consapevolezza che la TERRA rappresenta il nostro bene comune da preservare sopra ogni cosa, perché, senza retorica, rappresenta la base necessaria alla nostra esistenza e sussistenza.

C’è troppo silenzio su questo tema, c’è poco interesse a costruire dei percorsi di riflessione su temi scottanti come questo. C’è molto disinteresse rispetto alle problematiche del territorio da parte dei cittadini. Nessuno sdegno manifesto si eleva a ogni pioggia eccezionale o a ogni ordinanza che di fatto crea disagio ai cittadini.

Tutto deve essere messo in relazione, anche i disagi della pioggia con il plebiscito di voti avuto da Romano prima e da Torquato dopo. 

Noi non abbiamo bisogno di questa politica, ma abbiamo bisogno di una vera rivoluzione: un Nuovo Risorgimento Nocerino. Ma le premesse non ci sono, facendo un’analisi del voto di giugno 2017 a Nocera, distorto ed estorto, stando alle indagini della procura ancora in corso. 

Tuttavia, c’è bisogno che qualcuno inizi a lavorare per quest’obiettivo. La politica somministrata in questi ultimi anni ha tolto a molti anche il piacere di sognare un futuro diverso, migliore, solidale ed ecologico. C’è bisogno di gente nuova al comando della cosa pubblica; gente capace e sognatrice per riempire quel vuoto progettuale che si è venuto a creare in questi anni. Bisogna riconquistare quegli spazi di discussione e di confronto occupati miserabilmente da chi non ha a cuore le sorti del nostro territorio. C’è bisogno di un processo di “moralizzazione della politica” e di formazione culturale della gente comune, che insegni a mettere in relazione eventi, anche apparentemente distanti tra loro.

Bisogna essere rivoluzionari e pensare che un’ordinanza anti pioggia non può risolvere i disagi di una città ogni qualvolta piove. 

Noi ci siamo riappropriati da tempo della straordinaria capacità di sognare e per questo lavoriamo sul territorio, per la gente di Nocera. 

Sogniamo una città bella da vivere, un “luogo buono” dover poter crescere e prosperare. Osiamo sognare una città nuova da costruire insieme, perché sarà la nostra vera “eredità”, quella che lasceremo a chi verrà dopo di noi, a partire dal rispetto della TERRA e dalla responsabilità dell’azione politica.


Gruppo Attivisti NOCERA in MoVimento

mercoledì 1 novembre 2017

Qualità dell’aria a Nocera Inferiore: situazione insostenibile!

Il gruppo attivisti Nocera in Movimento, con una nota protocollata al comune, ha nuovamente richiesto all’Amministrazione di intervenire per salvaguardare la salute dei cittadini.
Sin dal marzo 2014 tutte le precedenti richieste sono rimaste lettera morta, pertanto sollecitiamo CON FORZA di porre rimedio ad una situazione di grave pericolosità per anziani, bambini e l’intera popolazione nocerina.
Dall’inizio dell’anno ad oggi, infatti, abbiamo superato per ben 43 volte il limite giornaliero stabilito di PM10 che è 50 mcg/m3 a protezione della salute umana, che non può essere superato più di 35 volte l’anno, così come stabilito dal D.Lgs. 155/2010.
Considerando quindi che al momento a Nocera Inferiore esiste e funziona una sola centralina ARPAC  che rileva la qualità dell’aria, situata presso la Scuola Media Solimena (via Nola), e non vi è più l’altra, nei pressi del cimitero, inspiegabilmente scomparsa, il gruppo attivisti Nocera in Movimento ha richiesto e sollecitato una reale presa di coscienza ed uno e più  atti di responsabilizzazione da parte del Sindaco, dell’Assessore all’Ambiente e dell’Amministrazione tutta al fine di tutelare in ogni modo la salute del popolo nocerino. 
In particolare si è chiesto di intraprendere azioni politiche chiare e tempestive, anche impopolari, come lo stop al traffico veicolare e/o la chiusura della barriera autostradale quando i limiti consentiti vengono superati. 
Inoltre, ancora una volta, si auspica l’installazione di nuove centraline in zone strategiche per la rilevazione della qualità dell’aria in città e di farsi promotore di una “conferenza permanente tra i comuni limitrofi per la redazione di un piano traffico comprensoriale”.

Riportiamo anche alcune misure che potrebbero essere prese in considerazione da noi sintetizzate dopo aver ascoltato ed incontrato vari comitati, associazioni e cittadini sul tema specifico:
  • Promozione di DOMENICHE ECOLOGICHE e restrizioni al traffico per i veicoli maggiormente inquinanti;
  • Piantumazione di alberi e incremento del verde urbano, quali fonti di ossigeno e assorbimento di Co2 (proposta già da noi protocollata in occasione della festa degli alberi);
  • Attivazione polizia locale per controlli per individuare da fonti di emissioni anomale (industriali, agricole e da edifici pubblici e privati);
  • Campagna INFORMATIVA con incontri di quartiere sui vantaggi del risparmio energetico e sulle forme di conversione ad EFFICIENTAMENTO ENERGETICO e teleriscaldamento;
  • Piano di incentivo alla messa in SICUREZZA di caldaie a gas-metano, concertando con gli Amministratori di Condominio azioni mirate al contenimento delle POLVERI SOTTILI e di Co2, adeguando le temperature entro i 20 gradi d’inverno;
  • Accelerare il processo verso la totale autosufficienza energetica da fonti rinnovabili per gli EDIFICI pubblici COMUNALI con fotovoltaico/microelico.


Ciò detto, sperando di non restare inascoltati per l’ennesima volta, e non dover pensare, poi, al palesarsi di situazioni insanabili: “noi ve lo avevamo detto e ridetto”.

La Salute prima di Tutto !





sabato 21 ottobre 2017

ADESIONE INIZIATIVA “PIANTIAMO ALBERI PER FAR RINASCERE LA VITA” in riferimento alla GIORNATA NAZIONALE PER GLI ALBERI del21/11/2017

 “PIANTIAMO ALBERI PER FAR RINASCERE LA VITA”

Alla c.a. del Sindaco Comune di Nocera Inferiore (SA)
Avv. Manlio TORQUATO

Alla c.a. dell’Assessore all’Ambiente
Arch. Federico PICCOLO

Alla c.a. dei Capigruppo del Consiglio Comunale e dei Consiglieri tutti


OGGETTO: ADESIONE ALL’INIZIATIVA “PIANTIAMO ALBERI PER FAR RINASCERE LA VITA”. GIORNATA NAZIONALE PER GLI ALBERI IL 21/11/2017.

Premesso che:


  • Il 21 novembre è la Giornata Nazionale degli Alberi;
  • il nostro territorio anche quest’anno è stato oggetto di numerosi incendi,  che hanno contribuito ad aumentare il degrado del patrimonio naturale e boschivo cittadino, esponendo lo stesso a maggiore rischio di dissesto idrogeologico;
  • in questi ultimi decenni c’è stata una cementificazione selvaggia di  aree verdi ed ex opifici, che hanno determinato un’ulteriore perdita di suolo pubblico, che poteva essere utilizzato per ridisegnare questa città in senso più ecologico;
  • le aree storiche di Nocera Inferiore, come la Villa Comunale, Piazza de Santis, la collina del Parco Fienga versano in una situazione di degrado senza precedenti e che molte  altre aree cittadine, soprattutto periferiche, sono sprovviste di spazi verdi aperti al pubblico.  

Costatato che:

  • il comune di Nocera Inferiore elude sistematicamente l’obbligo di legge di  mettere a dimora un albero per ogni nuovo nato o adottato, iscritto all’anagrafe comunale,   in una apposita area individuata nel territorio cittadino da destinare così a nuova piccola forestazione urbana, giusta Legge n. 10 del 14 gennaio 2013, che modifica la Legge  n.113 del 29 gennaio 1992;
  • Insistono sul territorio delle aree residuali a nuovi insediamenti di edilizia privata, acquisiti a patrimonio pubblico, come ad es. l’area incolta di fianco al ponte che collega Via Napoli con Via I. Gabola, (ex opifico MCM).

Considerato che:

  • Domenica 19 novembre (e quella successiva in caso di maltempo) in tutta Italia verranno messi a dimora decine di migliaia di alberi, che creeranno di fatto numerosi nuovi spazi verdi per i cittadini;
  • la “Festa dell’albero”, inspirata all’enciclica “Laudato Sì” di Papa Francesco, ai programmi delle Nazioni Unite e della FAO, darà occasione a quelle città che intenderanno aderire all’iniziativa, di procedere alla creazione di un nuovo spazio verde attraverso una logica politica nuova,  che vede i cittadini e gli alberi come i veri protagonisti della festa. Infatti i cittadini, coinvolti nell’iniziativa, procederanno alla messa a dimora degli alberi. Questa “piantumazione partecipata” avrebbe una doppia valenza: da una parte creerebbe un nuovo spazio verde per la città, dall’altro, non meno importante, ricreerebbe le condizioni per un rinnovato legame tra uomo-ambiente- politica-territorio, affinché non si sperimentino più storture quali l’inquinamento, il degrado paesaggistico, la cementificazione selvaggia, gli incendi o altre forme di deturpazione del patrimonio arboreo cittadino. A fronte dell’opera di chi attenta quotidianamente il creato da un punto di vista ambientale, noi cittadini responsabili risponderemo con la messa a dimora di “nuova vita” implementando di conseguenza il verde cittadino,  i  boschi urbani e parchi.

Per quanto in premessa i firmatari dell’istanza accoratamente chiedono:
al Sig. Sindaco, all’Assessore all’Ambiente e a tutta l’Amministrazione Comunale di aderire ufficialmente all’iniziativa in atto, inviando un’email all’indirizzo alberiperlavita@gmail.com ed impegnarsi per una veloce individuazione di uno spazio appropriato da dedicare a questa iniziativa.

Fiduciosi di un celere e positivo riscontro, ci preme infine evidenziare la nostra piena e fattiva volontà di collaborazione a titolo gratuito con l’ente Comune per organizzare e promuovere l’evento presso la cittadinanza, le associazioni ed i comitati del territorio, per un’ottima riuscita dell’evento stesso.

Come attivisti di Nocera In MoVimento ci adopereremo in ogni caso per mettere in campo questa nobile iniziativa, indispensabile per il futuro del nostro comprensorio.

Nocera Inferiore, li 19.10.2017

Il Gruppo NOCERA in MoVimento

sabato 10 giugno 2017

L'abuso del Piano Casa e l'intesa di Interesse Pubblico di proprietà private!

Il Piano Casa prevede sì la riqualificazione delle aree urbane degradate, ma è subordinato alla carenza di alloggi, la promozione dello sviluppo sostenibile e la valorizzazione del tessuto urbano, utile al miglioramento delle economie locali e l'integrazione sociale.
La trasformazione, quindi, è subordinata alla cessione di aree ed immobili da destinare ad edilizia residenziale sociale, oltre che dare una dotazione ai luoghi di spazi pubblici o riservati ad attività collettive, verde pubblico e parcheggi, come da DM 1444/1968 e successive modifiche.
In questi casi è permesso quindi chiedere la sostituzione edilizia prevedendo una quota non inferiore al 30% per l'edilizia sociale.
Una parte della volumetria, non superiore al 10%, può essere destinata ad esercizi di vicinato o botteghe artigiane.
Nel caso la sostituzione edilizia riguardo immobili già adibiti ad attività industriali, artigianali, distribuzione o allevamento, queste devono risultare cessate e non devono produrre reddito da almeno 3 (tre) anni.
Ciò premesso, la nostra amministrazione, che si erge alla tutela del territorio per evitare ulteriori speculazioni edilizie, negli ultimi anni ha stipulato, ed intende stipularne ancora, visto come si evince anche da alcune recenti determine, dove rilasciano convenzioni che pare vadano in netto contrasto con tali principi dettati dalla legge. Inoltre non pare ci sia una vera vigilanza su varianti (vedi ex IDRIA a Via Astuti dove si è chiuso anche il piano terra che doveva essere a pilastri), o rilasciando ulteriori permessi dopo la convenzione, che permettono di aumentare ai costruttori la loro redditività d'impresa senza nessun beneficio per la Comunità Nocerina.
Oltretutto, pare che stiamo aumentando gli immobili di "interesse pubblico", almeno così risulta nei confronti di Villa dei Fiori, che, già beneficiaria nel 2013 di una sanatoria per lo stabile in via De Concilis, pur mancando ancora dei requisiti idonei per le aree di parcheggio, oggi si ritrova, grazie alla Delibera di Giunta 184, ad essere nuovamente beneficiaria di questo "indirizzo" per la struttura di San Pantaleone!
Certo non sta a noi fare i giudici, ma ci sembra alquanto strano che, nel mentre ci battiamo per la funzionalità delle Pubbliche Strutture per una Sanità efficiente e funzionale, poi si rivolga attenzione e si facciano particolarità per un "privato".
Chissà se queste segnalazioni sono già arrivate alla magistratura e come sta procedendo in merito, ma chissà se chi ha avallato il tutto era cosciente di quanto stava facendo.








































giovedì 8 giugno 2017

Chiusura campagna elettorale 9 giugno 2017 a Piazza del Corso

Chiusura campagna elettorale con i nostri portavoce Piernicola Pedicini - Andrea Cioffi - Angelo Tofalo, insieme a tutti noi della lista del Movimento 5 Stelle di Nocera Inferiore con il nostro Candidato Sindaco Vincenzo SPINELLI.
Vi aspettiamo numerosi.


martedì 6 giugno 2017

Incontro con i Cittadini del quartiere Cicalesi

Ancora una volta in giro per Nocera.
Di nuovo nel quartiere Cicalesi.
Il gruppo dei candidati al consiglio saranno a disposizione per informarvi ed Informarsi.
#datecilevostreidee

Interverranno il candidato Sindaco Vincenzo Spinelli e la nostra Capogruppo al Consiglio della Regione Campania Valeria Ciarambino.

Noi ci mettiamo la faccia, voi metteteci una croce...sul simbolo e sul sindaco.

#m5sNoceraInferiore
#VincenzoSpinelliSindaco