Nel MOVIMENTO 5 Stelle confluiscono temi di derivazione ecologista e antipartitocratica, promuovendo la partecipazione diretta dei cittadini alla
gestione della cosa pubblica tramite forme di democrazia digitale, il
movimento utilizza la rete sia come mezzo informativo non censurato che
come strumento di libertà.
Dal punto di vista economico, abbraccia le teorie della
decrescita sostenendo la creazione di posti di lavoro "verdi" e il
rifiuto di progetti inquinanti e costosi, tra cui gli inceneritori e
molte "grandi opere", mirando nel complesso a una migliore qualità della
vita e a una maggiore giustizia sociale. Il Movimento 5 Stelle propone dunque l'adozione su vasta scala di progetti
di risparmio energetico, di eliminazione dei rifiuti urbani, di
mobilità sostenibile, di protezione del territorio dalla
cementificazione, di telelavoro, di informatizzazione.
Il MOVIMENTO 5 Stelle intende che i politici debbano essere considerati una sorta di dipendenti a progetto del popolo italiano.
« Il politico "di leva" è il politico del futuro. Presta servizio civile per poi ritornare alla sua professione. »
Dal 2007 con le prime "liste civiche per un nuovo rinascimento" alle
regionali del 2010, gli attivisti del MoVimento, nato dai meetup "amici
di Beppe Grillo", gli eletti nelle varie amministrazioni locali sono
oggi un centinaio e tutti dichiarano di essere "prestati temporaneamente
alla politica" e "al servizio dei cittadini".
Un'altra caratteristica del MOVIMENTO, in linea con il concetto di
politica come servizio alla comunità, è il "rifiuto dei contributi elettorali", sostenendo che i movimenti politici
non devono essere finanziati con fondi pubblici; infatti sono stati
rifiutati 320.000 euro annui in Piemonte ed Emilia Romagna.
Tra le prime battaglie politiche dei dipendenti M5S c'è l'impegno
etico, coerente ad una maggiore trasparenza possibile nel contrastare
con ogni mezzo legale i deplorevoli burocrati intenzionati a mantenere
due o più poltrone che favoriscono e fotografano gli intricati conflitti
di interesse tra qualsiasi organizzazione; recentemente rafforzata
da un'anagrafe pubblica per evitare concentrazioni interne di clan
politici.