Il programma

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PREMESSA
La storia della nostra città è giunta ad un momento cruciale.
Essa, infatti, sconta oggi gli effetti e le conseguenze di una azione amministrativa ultra quinquennale che ha disatteso le speranze dei cittadini, perseguendo obiettivi non coerenti con il fine naturale ed essenziale del corretto operato amministrativo, ossia il soddisfacimento degli interessi collettivi, ai quali si sono aggiunti gli ultimi due anni di gestione commissariale.
Emblema delle passate esperienze amministrative è la vicenda del piano regolatore generale, iniziata a metà degli anni 80 e non ancora giunta a compimento, per effetto della quale la città non ha ancora quello strumento essenziale per la progettazione del suo sviluppo che è un piano urbanistico valido, razionale ed adeguato alle caratteristiche del territorio.
Occorre oggi operare una svolta radicale nella vita della città che, superando una fase emergenziale nella quale devono essere recuperate condizioni minime essenziali di vivibilità, ponga poi le basi per condizioni di sviluppo che rendano Nocera una dinamica città, conservando al tempo stesso ed anzi valorizzando la sua origine storica.
Per fare ciò occorre sicuramente un impegno estremo, profuso per la ricerca e la realizzazione di idee e progetti qualificanti, ma occorre ancor prima un rinnovamento dell’azione amministrativa che renda questa pienamente conforme  ai principi di LEGALITA’ SOSTANZIALE, di TRASPARENZA ed IMPARZIALITA’, che la svincoli da condizionamenti indebiti di qualsiasi genere e che realizzi un rapporto tra l’istituzione comunale e cittadini nel quale questi abbiano dignità paritaria e non siano trattati come sudditi o strumenti di pratiche clientelari, ma messi al centro dell’attenzione.
E’ tempo di porre fine alla cultura deviante dell’ amico, al quale fare ricorso per ottenere ciò che magari è dovuto per diritto, e di RIAFFERMARE la CENTRALITA’ del CITTADINO come soggetto fruitore dei Servizi Pubblici e Titolare di DIRITTI. 
Ciò è essenziale per far riprendere la  FIDUCIA  dei cittadini negli organi dell’amministrazione locale e si può realizzare attraverso l’impegno di amministratori qualificati, di cui vengano apprezzati e confermati la capacità professionale, l’integrità morale, lo spirito di sacrificio ed il senso del bene comune, che siano capaci di ascoltare le voci della loro città e dare ad esse giuste risposte.
Riqualificare l’ambiente cittadino, progettare uno sviluppo del territorio compatibile con la sue molteplici vocazioni, realizzare servizi pubblici adeguati, creare situazioni di sviluppo economico, sociale, culturale e civile, pensare ad un ruolo di rilievo della città nel contesto mediterraneo, affrancare la città dai condizionamenti clientelari, è possibile solo se saremo capaci di conquistare la fiducia dei Nocerini e la loro speranza nella possibilità di cambiare le cose.

LA RIORGANIZZAZIONE DELL’ENTE
Per riuscire ad ottenere una funzionalità ottimale è necessario un’adeguata riorganizzazione e modernizzazione degli uffici comunali.
Il  raggiungimento degli obiettivi, infatti, presuppone mezzi e risorse umane che opportunamente interconnessi siano in grado di dare il meglio delle loro individuali potenzialità.

DOTAZIONE ORGANICA - RIASSETTO STRUTTURALE - VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE
Attualmente il Comune di Nocera Inferiore ha una dotazione organica forse addirittura superiore alle reali necessità pratiche.
E’ penalizzato, però, da una strutturazione degli incarichi e schemi di gestione del personale fatti con la “maniera della gestione politica” che opera secondo apparentamenti e/o vicinanze politiche e non per capacità personali, provocando così situazioni di squilibrio nella distribuzione dei carichi di lavoro.
Il primo passo da compiere, dunque, è quello della valutazione della pianta organica dell’Ente, non solo numerica ma anche qualitativa, poiché occorre riorganizzare e valorizzare le risorse umane disponibili attraverso opportuni progetti di aggiornamento e riqualificazione professionale ed introdurre professionalità nuove, indispensabili per una organizzazione che voglia reggere il passo delle innovazioni tecnologiche e culturali.
Particolare attenzione in tale opera deve essere riservata al Corpo della Polizia Municipale, Servizio Ecologia ed al Settore Legale, che necessitano di un adeguata revisione del modus operandi e del potenziamento con innovativi mezzi di gestione.  
Da qui a pensare ad una ridefinizione dell’assetto strutturale dell’Ente che, coerentemente con i principi generali stabiliti dal  D.Lgs n° 29/93, D.Lgs n°165/2001 e successive integrazioni, persegua l’obiettivo del contenimento dei costi e dell’incremento della produttività.
Nell’ottica di quello che si è innanzi detto, bisogna ridare motivazioni al personale, attraverso una applicazione corretta e puntuale di tutti gli istituti contrattuali e, particolarmente, di quelli tesi a valorizzare i meriti individuali, come le progressioni economiche e di categoria.
In tale merito avrà un ruolo essenziale il dialogo con le organizzazioni sindacali, il cui contributo, leale e costruttivo, sarà indispensabile per la rinnovazione organizzativa della macchina comunale. 

INFORMATIZZAZIONE
Negli ultimi anni il nostro Comune ha speso cifre abbastanza consistenti per l’ammodernamento delle dotazioni informatiche e telefoniche, ma con una regia gestita da incompetenti e sempre con la solita logica di far lavorare solo chi era vicino al sistema….
E’ indispensabile, dunque, una rivisitazione di tutta la struttura informatica e di comunicazione ed eventualmente provvedere a migliorare e/o integrare i sistemi di interconnessione per una gestione ottimale delle risorse. Bisogna far si che ci sia la possibilità di rapporti diretti con i fruitori dei servizi pubblici comunali e che i cittadini possano avere una informazione continua e trasparente dell’operato degli organi amministrativi, sia per pratiche di interesse personale che per tematiche di carattere collettivo.
E’ necessaria in tale contesto un ammodernamento del sito informatico del Comune, che permetta l’accesso diretto e tempestivo agli atti comunali da parte di chiunque vi abbia interesse, mantenedolo costantemente aggiornato dai vari settori ed instaurare uno sportello web dove le persone possono chiedere consulenza senza recarsi al comune.
Inoltre, per facilitare la fruizione di servizi anagrafici o comunque anche solo per la prenotazione dei documenti che non fossero fattibili in remoto, si può pensare di delegare ad Edicole e/o Bar Tabacchi, collegati con l’Ente Comune, in modo da poter emettere documenti tramite autenticazione con Codice Fiscale o Tesserino Medico e PIN personale.
Occorre poi procedere all’aggiornamento di tutti gli atti fondamentali per la vita del Comune (Statuto, regolamento  sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, regolamento di contabilità, regolamento per  il diritto d’accesso agli atti amministrativi, regolamento per la concessione di contributi, sussidi e ausili finanziari, per citarne solo alcuni),  per dotare l’Ente di regole interne adeguate alle più recenti innovazioni legislative in materia di Enti Locali, dando piena attuazione alla riforma dell’amministrazione comunale avviata dalla Legge n° 142/90, il Decreto legislativo n° 267/00 e successive integrazioni o modifiche.
Verranno, inoltre, avviate le azioni necessarie per adottare quanto prima le modifiche al regolamento del Consiglio Comunale per rendere possibili le riprese audio e video delle sedute pubbliche del Consiglio Comunale e delle Commissioni permanenti e predisporre l’immediata pubblicazione delle stesse in streaming on-line attraverso il sito web del Comune, sia in real-time (in diretta), sia on-demand (in differita tramite archivio).

DIFENSORE CIVICO - SPORTELLO ATTIVITA’ PRODUTTIVE – UFFICI RELAZIONE CON IL PUBBLICO
Obiettivi essenziali della nuova azione amministrativa devono essere la piena attuazione dei principi di LEGALITA’, TRASPARENZA, EFFICIENZA ed ECONOMICITA’.
Per attuare tale principi occorre procedere, sotto il profilo organizzativo, all’immediata istituzione e/o alla piena operatività di strutture funzionali come il DIFENSORE CIVICO, UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO e lo SPORTELLO UNICO PER LE IMPRESE.
Il primo è organo essenziale per garantire ai cittadini lo svolgimento di una azione amministrativa corretta e tempestiva, nonché interlocutore privilegiato degli organi amministrativi comunali, in grado di stimolarne l’azione e di segnalare eventuali lacune o ritardi.
Inoltre, se ne è concesso l’utilizzo, si potrà istituire un “UFFICIO DI MEDIAZIONE LEGALE PUBBLICO” dove si svolgeranno le cause di piccola entità relative a disbrigo pratiche inerenti attività comunali e cittadini stessi del Comune di Nocera Inferiore che potrebbe sostituire la vecchia figura del difensore civico.
L’ufficio relazioni con il pubblico è una struttura di rilievo essenziale per il moderno rapporto amministrazione-cittadini; ad esso questi ultimi dovranno rivolgersi per avere qualsiasi tipo di informazione e di indirizzo utile per il soddisfacimento delle loro esigenze.
Opportunamente organizzato, con adeguate risorse umane e strumentali, presso tale ufficio, ogni cittadino potrà avere le informazioni occorrenti, ad esempio, per conseguire il rilascio di una concessione edilizia, per potere aprire una attività commerciale, per richiedere l’assegnazione di alloggi popolari, per sapere come pagare i tributi comunali, per conoscere le condizioni per richiedere sussidi e fruire dei servizi sociali del Comune.
Tale attività potrebbe svolgersi nei locali già adibiti ad Uffici Tributi…
L’efficiente funzionamento di questo ufficio permetterà ai cittadini di avere preventivamente tutte le informazioni necessarie per l’avvio dei procedimenti di loro interesse, assicurando così la corretta impostazione delle loro pratiche e contribuendo al loro celere disbrigo.
La sua attivazione porrà fine al disagio del cittadino costretto a peregrinare tra i vari uffici comunali che lo interessano.
Se non ne è dotato il comune potrebbe istituire lo sportello unico delle attività produttive, il cui ruolo deve essere ora sostenuto e sviluppato.
Non si può pensare, infatti, di creare sviluppo economico se non si è in grado di dare risposte certe e soprattutto tempestive agli operatori economici.
Lo sportello deve assicurare tale condizione indispensabile, proponendosi come interlocutore unico dell’imprenditore, capace di assolvere a  tutte le funzioni, istruttorie e decisionali, occorrenti per valutare ed esitare le sue richieste, avvalendosi a tal fine dello strumento della conferenza dei servizi che può garantire la massima speditezza ed economicità dell’azione amministrativa.

SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA
La riorganizzazione dell’Ente si deve attuare oltre che con il riassetto strutturale degli uffici, la redistribuzione delle risorse umane e l’attivazione di centri funzionali essenziali, come quelli prima indicati, anche attraverso la introduzione di procedure operative in grado di assicurare la massima speditezza e celerità dell’azione amministrativa.
Questo cambiamento può avvenire attraverso la piena applicazione di tutti gli strumenti, sino ad ora sostanzialmente ignorati, che le più recenti innovazioni legislative offrono per lo snellimento dell’attività amministrativa, e segnatamente quelli previsti dalla legge sul procedimento amministrativo e sulla trasparenza degli atti della pubblica amministrazione (L. n°241/90 L.r. n°10/91), primo fra tutti la valorizzazione della figura del “responsabile del procedimento”, nonché quelli disciplinati dal testo unico sulla semplificazione amministrativa (D.P.R.n° 445/2000), come   le diverse forme di autocertificazione, l’acquisizione d’ufficio di documenti, la loro gestione informatica.
Ancor prima, tuttavia, occorre promuovere una rivoluzione “culturale” degli operatori comunali, i quali devono assumere consapevolezza del ruolo di servizio verso la collettività che l’appartenenza all’istituzione comunale impone loro e che deve condurli a porsi costantemente nei confronti del cittadino come soggetti capaci di affrontare e superare i problemi che lo interessano e non come ostacolo o complicazione al soddisfacimento delle sue esigenze.
E’ ovvio che questa “rivoluzione” degli operatori potrà avvenire soltanto se di analoga rivoluzione saranno capaci per primi i dirigenti degli uffici comunali, cui la riforma amministrativa affida la responsabilità gestionale dell’Ente, e gli stessi amministratori.

I PRIMI INTERVENTI
Se in prospettive di medio e lungo termine la nuova amministrazione dovrà progettare la conformazione della città a standards di vita europei, nell’immediato essa dovrà recuperare condizioni minime essenziali di vivibilità, affrontando le emergenze che sono sotto gli occhi di tutti.

PULIZIA ed IGIENE
Prima tra tutte è la questione della pulizia e dell’igiene della città.
A tale proposito occorre elaborare un progetto di ristrutturazione totale del servizio di raccolta dei rifiuti urbani che ottimizzi la interconnessione tra le risorse comunali ed il ruolo della società mista alla quale tale servizio è stato affidato (SETA).
Nell’ambito di tale progetto occorrerà opportunamente valutare la posizione dell’organico del servizio ecologico attuale e l’eventuale suo incremento (da valutare anche in base all’ultimo concorso indetto già per l’ampliamento) oltre all’ottimizzazione dell’uso dei mezzi a sua disposizione, parallelamente ad un più razionale servizio in collaborazione con la società che lo supporta, una volta mista, che è la SETA.
Punto cruciale per il nostro programma è riorganizzare e potenziare il servizio di RACCOLTA DIFFERENZIATA di QUALITA’ fino ad arrivare al cosiddetto RIFIUTI ZERO.
L’incentivazione di tale sistema è possibile mediante l’introduzione di incentivi tariffari per i cittadini che collaborano, in “modo virtuoso”, all’attuazione del sistema, conferendo i rifiuti differenziati presso appositi siti di deposito temporaneo, tramite l’istituzione di un monte-punti che andrà ad abbassare la propria tassa di smaltimento per la quantità e qualità dei rifiuti differenziati.
Partendo da una differenziata di qualità si deve giungere ad una gestione del ciclo dei rifiuti che deve comprendere: riduzione, raccolta "porta a porta", riuso, riciclo e terminare con lo smaltimento "a freddo" del residuo con “Trattamento Meccanico Manuale” senza uso di impianti dannosi e costosissimi come gli inceneritori, riducendo così drasticamente il materiale da conferire in discarica: vedesi impianti di Capannori in Toscana o ancor più quello di Vedelago in Veneto.
Occorre, inoltre, individuare ed attuare tempestivamente la messa in funzione di discariche per i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione e di costruzione, nel rispetto delle norme tecniche più recenti, ricercando a tal proposito anche soluzioni concordate con i comuni limitrofi al fine di porre fine al devastante fenomeno della discariche abusive diffuse su tutto il territorio comunale e l’uso ingiustificato per tale scopo di vecchie cave dismesse senza un reale controllo.
Particolare attenzione dovrà essere data alla presenza, ancora evidente, di coperture e tubazioni in amianto con un censimento ed un piano di regolarizzazione per poter favorire una facile e veloce messa in sicurezza, magari con piani di smaltimento “colletivi” che riducano le spese minime necessarie.

APPROVVIGGIONAMENTO E DISTRIBUZIONE IDRICA.
L’aqua, bene pubblico ma di importanza non solo territoriale a livello cittadino ma di comprensorio, visto che il servizio viene fornito da acquedotti incidenti su aree che interessano vari comuni.
Far ritornare le Risorse Idriche alla gestione “Comunale” o comunque in ambito di “Consorzi Territoriali” formati dai comuni stessi.
Il problema dell’approvvigionamento e della distribuzione idrica richiede una soluzione definitiva alla quale si può pervenire solo con interventi strutturali di medio e lungo termine che comprendano il rifacimento della rete di distribuzione oramai vetusta che ancora sono presenti sul territorio, obbligando il rifacimento della stessa in occasione di eventuali interventi importanti sulle strade interessate, in modo da abbatterne i costi.
Ma sin da subito è possibile fare qualcosa per ridurre il disagio della città:
Dotazione di elettrovalvole o valvole a pedale alle fontane pubbliche posizionate in posti della città che vengono utilizzate dai cittadini per il prelievo dell’acqua potabile da poter bere in casa propria, oltre all’affissione di cartelli con analisi dell’acqua, non eseguiti annualmente ma almeno trimestralmente, in modo da favorirne l’uso al posto dell’acqua imbottigliata in PET.
Valutare l’eventuale istituzione delle cosiddette “Case dell’Acqua” ove non fossero presenti questo tipo di soluzione.

TRAFFICO E VIABILITA’
Non è pensabile che una città come Nocera negli ultimi anni abbia affidato la gestione di varianti del Piano Traffico a personale incompetente in materia, tant’è vero che si è rilevato quasi completamente fallimentare e far ritornare sulla scelta effettuata, riportando tutto come prima….
Per questo occorre pensare a soluzioni di medio e lungo termine che tengano presente necessariamente dell’adozione di atti fondamentali come il piano regolatore ed un nuovo piano del traffico.
Ma anche in ordine a questo problema, nel frattempo che si possano avviare progetti di lunga scadenza, è possibile intervenire a breve termine con tentativi per la valutazione di possibili soluzioni, in accordo con i comitati dei quartieri interessati, e che possano determinare un tempestivo, seppur provvisorio, miglioramento delle condizioni attuali in alcuni punti della città.
A tal fine, ci ricongiungiamo all’ottimizzazione delle risorse organiche sia della Polizia Municipale che degli uffici amministrativi, cercando di recuperare al servizio operativo quanti più agenti della Polizia Municipale possibile, liberandoli da compiti di natura amministrativa che possono essere svolti, egregiamente da altro personale.
Occorre, poi, ottimizzare il funzionamento dei semafori presenti sul territorio cittadino, arrivando ad una sincronizzazione ottimale che permetta un flusso regolare ma non invasivo delle arterie dove si trovano collocati.
Punto di cruciale interesse del miglioramento viario dovrà essere l’incrocio nei pressi di Via Famiglia Lamberti con la Nazionale, l’incrocio che si trova in località Croce del Sud, l’incrocio di Via Barbarulo con la Nazionale e l’imbocco autostradale, l’incrocio di Santa Chiara, l’incrocio del ponte di Via Gabola con Via Napoli, l’incrocio di Via Napoli con Via D’Alessandro, l’icrocio di Via Napoli con Via Astuti – e Via Rea, l’Incrocio di Via Rea con il Cavalcavia Dodecapoli Etrusca, l’incrocio di Via Pucci con Via Guglielmo Marconi – Cavalcavia Domenico Mancusi e Via Ricco ed infine ma forse ancora più importante la viabilità interna da Via N.B. Grimaldi – Via Roma – Via Garibaldi e Via Canale.   
Confermare e migliorare il servizio pubblico di navetta per spostamenti ad orari prefissati che vanno da una periferia all’altra della città con mezzi a trazione elettrica o con propulsori a metano con il minor impatto ambientale limitando quindi al massimo l’inquinamento atmosferico e perché no con l’istituzione nei parcheggi cruciali di postazioni “Bike Sharing” (bici a noleggio) che permettano uno spostamento veloce e non invasivo per il centro cittadino.
Occorre migliorare la condizione del manto stradale di molte delle vie cittadine, specie quelle ad alto scorrimento veicolare ed adottare soluzioni di procedura per tali lavori atte ad evitare l’esecuzione in tempi diversi di lavori che possono interessare le stesse aree della città, oltre a pretendere un’adeguata manutenzione delle strade statali che sono a cura della provincia.  
Altra ipotesi da valutare e che contribuirebbe al miglioramento della situazione viaria, specie la mattina di Lunedi, sarebbe lo spostamento del mercato settimanale dall’attuale ubicazione del Piazzale Campo Sportivo al piazzale della sede del Consorzio di Bonifica, molto comodo da raggiungere e non condizionante per la regolarità del traffico cittadino.
Oltretutto in quella mattinata, onde evitare l’attraversamento cittadino di utenze provenienti dai paesi limitrofi per tale occasione, si potrebbe istituire un parcheggio presso l’attuale sito Piazzale Campo Sportivo (da poter utilizzare anche per altri occasioni di eventi e manifestazioni importanti vista la capacità e la locazione) istituendo un servizio navetta potenziato e compreso nel prezzo della sosta per coloro che parcheggeranno in tale area.

LE OPERE INCOMPIUTE e/o ABBANDONATE
Un impegno particolare ed immediato deve essere rivolto alle molte opere pubbliche incompiute o abbandonate dopo la ultimazione dei lavori.
Il nuovo “Palazzetto dello Sport” opera incompiuta oramai di nuovo abbandonata a se stessa……..
Ammodernamento definitivo e non più provvisorio con sorveglianza a distanza e possibilità di comunicazioni vocali dei sottopassi di collegamento che vanno da Via Pucci a Via Gelsi e a Via Bosco Lucarelli, con l’abbattimento delle “barriere architettoniche”….
Richiesta di ottimizzazione del manto di attraversamento ferroviario presso Via Dentice D’Accadia e che va verso Via Roma.
Questi sono solo alcuni degli esempi…!
La priorità della nuova amministrazione sarà una ricognizione di tutte le opere in essere ed in particolare le “incompiute” o “malgestite”, destinando ad esse un attenzione particolare per assicurarne al più presto la fruibilità da parte dei cittadini tutti.

Il RANDAGISMO
Un’attenzione sarà dedicata anche alla funzionalità ed alla gestione del canile che attualmente va avanti grazie alla passione ed alla dedizione di un associazione volontaria “Amici pelosi” ma che ha bisogno di sapere se può contare o meno su un aiuto pubblico, vista la necessità di un minimo indispensabile per poter portare avanti il loro progetto.
Compito della nuova amministrazione sarà quello di utilizzare tutti gli strumenti forniti dalla legislazione regionale, per dare una risposta al problema del randagismo e la cura degli animali, prestando attenzione anche alle colonie feline, presenti sul territorio.

IL TERRITORIO E L’AMBIENTE
NOCERA ha il privilegio di essere ubicata in una posizione geografica di grande importanza logistica in ambito paesaggistico, ambientale, turistico e produttivo che le offre notevoli potenzialità di crescita economica e culturale.
Questo “patrimonio”, purtroppo, è stata depauperato man mano, dagli anni 80 in poi con scelte urbanistiche dissennate e devastanti, senza tener conto della viabilità e della vivibilità e soprattutto senza pensare alla possibile rivalutazione del patrimonio Storico, Culturale, Industriale ed Artistico presente nella ns. città.
Con queste scelte la città è stata privata di enormi ricchezze.
Ad oggi, dunque, deve essere attuata una politica di radicale riconversione del territorio, senza nessun vincolo con quelle che sono state le esperienze negative del passato, delle quali si deve tenere conto solo per sapere le cose che non SI DEVONO FARE.
Il futuro di NOCERA dovrà essere basato sul recupero del territorio, del patrimonio storico-ambientale, e del loro sviluppo secondo le linee di vocazione naturale e di eco-compatibilità sostenibile.
Sarà nostra cura, comunque, portare avanti la campagna nazionale del Forum: “Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori” che propone un censimento capillare, in ogni Comune italiano, per mettere in luce quante abitazioni e quanti edifici produttivi siano già costruiti ma non utilizzati, vuoti, sfitti.

LA PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO
Obiettivo primario ed inderogabile è l’emanazione di un nuovo piano regolatore della città dopo la sua rielaborazione.
L’approvazione di un nuovo strumento urbanistico generale per la città, è indispensabile in primo luogo per ripristinare condizioni di certezza nel rapporto amministrazione-cittadini e poi per poter effettivamente iniziare a progettare successivi interventi sul territorio, che nel P.R.G.C., rivisto, avranno il loro ineludibile presupposto ed al quale devono essere strettamente correlati.
Così è, ad esempio, per il piano del traffico o il piano commerciale, i piani per gli insediamenti produttivi, per l’edilizia residenziale pubblica.
Creare, quanto più possibile, aree di verde pubblico, che si pongano come cuscinetto tra l’espansione edilizia e la vivibilità quotidiana.
D’altra parte, poiché il progetto del “nuovo” piano regolatore risale alla metà degli anni 1980, intervenuta l’approvazione prevista dalla legge occorrerà, comunque, avviare una verifica della sua complessiva attualità che, andando oltre le indicazioni di rielaborazione contenute nel voto del Consiglio Regionale dell’Urbanistica, valuti l’opportunità di un suo adeguamento alle mutate condizioni della città, per farne uno strumento aggiornato e più efficace.  
In tale opera saranno coinvolte le risorse professionali della città, chiamate ad assumere un ruolo essenziale nella gestione programmatica del nostro territorio, in collaborazione alle professionalità interne dell’ente.
Nessuno può progettare la propria casa meglio di chi ci deve vivere.

LA STAZIONE FERROVIARIA
La presenza della linea ferrata che attraversa tutta la città da anni provoca non pochi disagi al traffico cittadino sia veicolare che pedonale.
La presenza della stazione ferroviaria per anni ha fatto si che l’economia del territorio fosse favorita proprio da questa, oggi però con la riduzione delle fermate sulle tratte regionali e nazionali bisognerebbe richiedere di rivedere la posizione di Nocera Inferiore sulle tratte che l’attraversano.
Nessuno mai ha pensato di coobligare l’Ente Ferrovie dello Stato ad una partecipazione per risolvere alcuni problemi dovuti a tale presenza, esempio il passaggio a livello di Via Dentice ed i Sottopassi di Via Bosco Lucarelli e Via Gelsi, oltre all’attraversamento posto alle spalle dell’ospedale presso Via Iodice / Via Genovese….
La creazione del parcheggio nell’ex area scalo merci ha dato grande aiuto alla città nell’ambito della disponibilità di posti auto a lunga sosta, ma non si è tenuto conto della necessità di creare delle convenzioni con commercianti, attività e anche scuole che si trovano nelle immediate vicinanze in modo da poter liberare più posti per le strade cittadine ed evitare ingorghi nei pressi della scuola elementare lì vicino.
Altra possibilità sarebbe quella di sfruttare le rotaie della linea locale che va da Nocera a Mercato San Severino per un utilizzo a mo’ di Tram-Navetta Elettrico da una parte all’altra della città proponendo una Fermata a livello dell’Ospedale, una presso il Tribunale / Cittadella Giudiziaria ed una nei pressi del Cimitero.
Ovviamente tale soluzione è da valutare, in termini di costi da sostenere, tempi di realizzazione, benefici per la città, impatto ambientale, ed in ogni caso appare opportuno operare per trovare una soluzione atta allo sfoltimento del traffico cittadino.

VERDE PUBBLICO
Guardare il centro abitato di Nocera Inferiore dall’alto farà rendere conto, immediatamente, della mancanza, quasi assoluta, di verde all’interno della città.
Qualche eccezione la troviamo nei pressi del parco giochi comunale, nella zona Arenula e della Cittadella Giudiziaria
In questo ambito sarebbe possibile fare dei piccoli interventi a breve e medio termine per migliorare la situazione. Dove c’è spazio, per poterlo fare, obbligare chi ha costruito garage, dove erano presenti giardini, di ripristinare, la superficie con giardini o comunque polmoni di verde.
Per un futuro, perché no’, realizzare un percorso cittadino che faccia conoscere le varianti di piante che possono popolare una città
Tutto ciò deve portare ad assicurare un’ampia fruizione sociale del verde pubblico, migliorando e/o realizzando, all’interno delle aree verdi, strutture che incentivano la frequentazione, in particolare a bambini ed anziani.
Ad esempio, si possono installare, o recuperare, in tutte le isole verdi anche piccoli giochi per i bambini e panchine per creare occasioni di incontro e svago per anziani e non.     
Per una cura costante del verde pubblico si dovranno formare al meglio gli addetti per il lavoro specialistico di cura e mantenimento, integrandolo con il lavoro ordinario delle squadre in carico alla MULTISERVIZI.
Inoltre si potrà coinvolgere, nella cura, le associazioni di quartiere e condomini a fronte di agevolazioni di carattere fiscale.

CENTRO STORICO - PIANO INTERCOMUNALE
Una cura particolare va riferita al recupero del centro storico.
La programmazione del territorio, inoltre, dovrà dotarsi di un ulteriore strumento sino ad oggi del tutto ignorato, il piano regolatore intercomunale, fino ad auspicare un domani una sola NOCERA che unisce le città di Nocera Inferiore e Nocera Superiore.
Non è più possibile, infatti, pensare che i comuni di Nocera, Pagani, Nocera Superiore, Castel san Giorgio e Roccapiemonte, continuino a “pensare” alla gestione del proprio territorio come  cosa a se stante senza tener conto del contesto che li circonda.
Occorre, invece, una coordinazione delle scelte fondamentali dei comuni confinanti con programmazione degli interventi da effettuare nel bene della collettività, coordinandole e rendendole reciprocamente compatibili.

I CONFINI CON GLI ALTRI COMUNI
La strada dove è situata la RENAULT CALABRESE (Via Firenze) e quella che va alla BETON CAVE (Via Santa Croce), quasi completamente abbandonate a se stesse…
La strada che porta da Via Napoli a Via Durano che costeggia il Mercato ortofrutticolo, sede dei Vigili del Fuoco e di uno stabile per civili abitazioni destinate ad uso popolare, ma che di sera diventa sede di sversatoi abusivi e di prostituzione…
Si deve organizzare la pulizia e la manutenzione di tali strade in modo da garantire un’eguale qualità di vita e costi ben ripartiti tra i comuni confinanti, già prima di arrivare alla futura NOCERA unica.
Usa soluzione potrebbe essere con l’accorpamento di tale strada ad uno solo dei comuni confinanti trovando un accordo pacifico tra le parti e che non aggravi nessuno ma porti benefici a tutti.
Tale soluzione, seppur di grande difficoltà fattiva, per l’accordo che dovrebbero prendere le parti, e perchè dovrebbero coinvolgere anche parte della cittadinanza, potrebbe risolvere egregiamente il problema ma non può certo essere attuata in tempi brevi.
Ma sin da adesso si possono avviare iniziative che ne anticipino alcuni effetti e vi aprano la strada.
In tale ottica, ad esempio, il comune di NOCERA può pensare ad appositi accordi per la gestione di alcuni servizi nelle aree urbane immediatamente contigue e, viceversa.

LA PERIFERIA E LE FRAZIONI
La nuova amministrazione dedicherà un’attenzione particolare alle esigenze dei cittadini che non vivono nei pressi del centro urbano pensando di far usufruire agli abitanti dei quartieri periferici e delle frazioni, di servizi necessari per le loro normali esigenze senza doversi recare fino al centro della città.
Tenendo conto della territorialità delle varie Frazioni o Quartieri si coinvolgerà la cittadinanza a postare il proprio consiglio e sarà considerato strumento primario per la programmazione ed il miglioramento delle attività in loco, utilizzando anche strumenti di petizioni on-line.
La nuova amministrazione, inoltre, si mostrerà particolarmente sensibile nel porre rimedio a quei disservizi che, più degli altri, interessano questi cittadini, quali lo smaltimento dei reflui, prevedendo, nell’ambito della risoluzione di tali problematiche in tutto il territorio comunale specifici interventi volti a realizzare la rete fognaria nelle aree ove la stessa è ancora mancante, nonchè al rifacimento e/o manutenzione della rete idrica nelle zone necessarie.
Come già detto per la viabilità ed il traffico si pensano interventi volti ad accorciare le distanze dal centro della città, con collegamenti più frequenti e veloci tramite il potenziamento del servizio di trasporto urbano ed il ricorso a tutte le possibili forme di incentivazione, ad esempio, un biglietto unico giornaliero.
Contemporaneamente, la viabilità sarà resa più sicura, assicurando una manutenzione regolare alla rete viaria, non solo con interventi relativi al manto stradale ma anche per quanto riguarda la segnaletica, spesso mancante o sufficientemente comprensibile.
Saranno favorite o migliorati i rapporti con centri polifunzionali onde favorire l’incremento di aggregazione sociale e che costituiranno occasione di incontro per iniziative culturali e ricreative in genere, e cercando finalmente di dedicare spazio ai più giovani per impianti di attività sportiva.

RECUPERO ZONE DEGRADATE
Occorre effettuare un monitoraggio del territorio per il rilievo di manufatti abusivi a qualsiasi uso e favorire la possibilità di recuperarlo, nei liniti della legalità, con una sorta di condono degli oneri concessori omessi e/o presentazione di progetti per il recupero di quelli degradati.
Un impegno particolare, sarà profuso, nel miglioramento delle condizioni di vivibilità del quartiere “VESCOVADO” e nel suo recupero, dotandolo anche delle necessarie opere di urbanizzazione secondaria, in particolare impianti sportivi e luoghi di socializzazione, in collaborazione con le ottime strutture ecclesiastiche presenti in zona.
Vista l’importanza anche storico-religiosa della zona con la presenza della Curia Vescovile, nonché della Basilica di San Prisco, si dovrà migliorare la cura del verde già presente e sistemare e/o ottimizzare la parte antistante le abitazioni del rione popolare dando una migliore fruibilità degli stessi e riqualificare l’aspetto estetico del quartiere.
Il vero salto di qualità della nostra Città è possibile solo con un impegno costante e nel tempo, cosa, quindi, che richiederà sacrifici e tempi alquanto lunghi, ma se non si ha il coraggio di osare e di coinvolgere qualsiasi forza in campo, non si otterranno dei buoni risultati.
Dunque, in accordo con l’I.A.C.P., si procederà ad una graduale rimozione delle costruzioni prefabbricati di questi quartieri, cominciando da quelle già disabitate e dichiarate inagibili, restituendo le aree liberate al verde, a strutture ricettive e sportive, e poi al graduale spostamento in altre aree individuate nell’ambito di piani di zona di cui il comune non si è mai dotato. 

ARREDO URBANO ED INFRASTRUTTURE INNOVATIVE
Molto ha fatto la scorsa amministrazione, dedicando tante risorse ad una nuova veste dell’arredo urbano, ma senza tener conto della possibilità di realizzare, nel contempo infrastrutture innovative.
Sarebbe stato interessante creare percorsi ciclabili, ove possibile, dotare il sottostrato di canalizzazione per infrastrutture capaci di contenere impianti per un cablaggio in fibra e altri impianti tecnologici che, oltretutto, potevano essere fonte di guadagno per le casse comunali, concedendo l’utilizzo, dietro pagamento, a società interessate e, di ritorno, riceverne servizi, a costi ridotti, se non gratuiti.
Sarà redatto uno studio che prevede, in primo luogo, la mappatura degli edifici pubblici della città per ridurre la dispersione energetica e quindi la redazione di un nuovo piano energetico. Quando lo studio sarà completato, partirà la seconda fase del progetto che prevede la realizzazione di interventi finalizzati al risparmio energetico, comprendendo anche la riqualificazione degli edifici stessi, e per la produzione di energia alternativa, approfittando anche degli incentivi disponibili per tali investimenti.
Ma molto c’è ancora da fare per mantenerne il decoro e la manutenzione, nonché l’uniformità dell’immagine delle strade cittadine.
Gli uffici comunali competenti, anzitutto, saranno sollecitati a dare puntuale attuazione delle disposizioni in materia edilizia che considerano ultimata una costruzione solo con il “completamento integrale del progetto approvato”.
Significa che non sarà più consentito il rilascio del certificato di abitabilità ad edifici mancanti del prospetto e delle opere relative al verde attrezzato, che Vi erano in fase di presentazione del progetto.
Altra cosa importante è l’avvio di un programma che, nell’arco di un quinquennio ed anche con incentivazioni fiscali, favorisca, per quel che riguarda l’area del centro urbano e relative zone limitrofe, l’eliminazione di facciate degli edifici lasciati al rustico nella parte esterna e/o deteriorate col passare del tempo.
Nell’ambito del miglioramento dell’arredo cittadino si vuole avviare, tra l’altro, un progetto specifico per il recupero di alcune fontane e monumenti della città e più in generale di spazi e luoghi di particolare pregio o rilievo storico e tradizionale…
Altro importante aspetto è realizzare una più ampia diffusione di cestini e di un sistema di raccolta che ne assicuri la costante fruibilità nel rispetto del riciclaggio dei rifiuti.

EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA
Bisogna far partire un vero piano per l’edilizia residenziale pubblica o comunque alla portata di tutti.
Non si deve più consentire l’insediamento di enormi palazzi, a volte anonimi anche architettonicamente, e la realizzazione di interi quartieri popolari posti ai margini della città e ghettizzati già in forza della loro allocazione territoriale.
In futuro, in questo settore, si deve pensare di programmare attraverso l’adozione di piani di zona che impongano tipologie edilizie diverse da quelle sino ad ora consentite (ad esempio con costruzioni con massimo quattro piani fuori terra, con dotazione di verde non limitato allo stretto rispetto degli standards minimi di legge e con materiali e tecnologie innovative) ed assolutamente non posizionarli in un contesto territoriale ristretto ma in ambiti sparsi sul territorio urbano.
In tempi brevi si dovrà pensare a come dare risposta alle richieste di aree da destinare alle cooperative edilizie che hanno programmi di intervento, ma non hanno avuto ancora possibilità di assegnazione per mancanza di aree da parte del comune, valutando le molteplici soluzioni consentite dalla legislazione vigente ed al tempo stesso ricercando soluzioni progettuali che garantiscano un inserimento armonico nel territorio.

TUTELA DELL’AMBIENTE E DELLA SALUTE
Punto cardine ed obiettivo essenziale della nuova amministrazione sarà anche la tutela ambientale e della salute, con censimento e monitoraggio di possibili fonti di inquinamento.
In tale settore occorre una maggiore attenzione e dare battaglia all’inquinamento ambientale e all’inquinamento acustico, migliorando e/o approntando una rete di rilevamento e di controllo.
Visto l’ormai accertato rapporto tra inquinamento (Aria, Terra e Acqua) e l’aumento esponenziale delle malattie tumorali, saranno richiesti i dati, aggiornati, risultanti dal Registro Tumori della provincia di Salerno con una dettagliata mappatura dell’Agro Nocerino-Sarnese.
A tale proposito stiamo già appoggiando la “PETIZIONE PER UN REGISTRO TUMORI NELL'AGRO NOCERINO-SARNESE”, nata dall’iniziativa di un nostro concittadino “virtuoso”, che ha già provveduto alla notifica presso la Comunità Europea.
Il recupero ambientale della città deve avvenire poi con l’arricchimento del patrimonio del verde pubblico, che non deve essere limitato al mero rispetto degli standards di legge, oggi peraltro non raggiunti, ma andare oltre e pensare alla creazione di veri polmoni di verde anche con piccoli parchi urbani all’interno delle stesse aree di parcheggio.

VIABILITA’ E TRASPORTI
Basta attraversare la nostra città da una parte all’altra per rendersi conto delle lunghe “file” di automobili che si creano con invidiabile puntualità in coincidenza soprattutto con gli orari di entrata ed uscita dai luoghi di lavoro e dalle scuole.
Nonostante la possibilità di provare a fare anche solo piccoli interventi, sinora non si è mai fatto nulla per provare a dare una soluzione al problema.
Le ragioni del traffico giornaliero, che si viene a creare, sono abbastanza individuabili: mancanza di un sistema di circolazione razionale, analizzato attraverso uno studio complessivo della viabilità cittadina, semafori non sincronizzati o mal funzionanti, carenza di vigili che regolano la viabilità, continui lavori lungo le strade frequentemente non coordinati tra loro, condizioni del manto stradale spesso deteriorate.

PIANO DEL TRAFFICO
Per poter porre rimedio o comunque migliorare sensibilmente tale stato di fatto, bisogna elaborare un “Piano Urbano per il Traffico”, ovvero un programma che affronti il problema in modo completo e radicale, prendendo in considerazione tutto il territorio del comune e non invece, come si è provato a fare in alcune occasioni, provando soluzioni limitate a ristretti ambiti territoriali. Il Piano di cui sopra può essere elaborato dai competenti uffici comunali in stretta collaborazione con il Corpo di Polizia Municipale e con i Comitati di Quartiere e dovrà avere il pregio di armonizzare la viabilità cittadina e di indicare percorsi alternativi alle principali arterie cittadine  – Via Napoli, Via Roma, Via Pucci, oggi particolarmente sovratrafficate.
Inoltre, occorre assicurare una continua manutenzione dei semafori e della segnaletica stradale, in alcune vie cittadine scomparsa quasi del tutto o inadeguata.

LA LINEA FERROVIARIA
Una delle principali cause di rallentamento della viabilità è costituita dalla linea ferroviaria che attraversa la città.
Una soluzione del problema in maniera sostanziale è difficilmente realizzabile in quanto gli stretti spazi presenti nei pressi non consentono una creazione di un sottopasso per alleggerire il carico del traffico in alcuni punti, ma magari si potrebbero pensare dei sottopassi nei pressi delle aree di parcheggio.
Inoltre si potrebbe prendere in considerazione un eventuale allargamento della sede stradale dei ponti esistenti con materiali leggeri che permettano di creare un attraversamento pedonale e ciclabile comodo e rendere la sede stradale prettamente ad uso delle macchine e camion.
Prima di ogni cosa, pertanto, occorre valutare la reale fattibilità di tale idea attraverso un’attenta e seria azione amministrativa, coordinata dagli uffici tecnici comunali coinvolgendo i competenti ordini professionali della zona (ingegneri, architetti, geologi, ecc.) e che abbia cura di evidenziare gli aspetti positivi e negativi di eventuali interventi ed indicare, in modo attendibile, i costi degli stessi, onde consentire una scelta consapevole dell’opera da realizzare.
Comunque, in considerazione dell’importanza che possono avere queste opere anche per una vivibilità migliore della città, potrebbe essere opportuno il coinvolgimento della collettività mediante lo strumento di consulta con i comitati rionali.
Queste, tuttavia, sono le prospettive di lungo termine, ma nel frattempo sono possibili interventi di breve periodo che possono comunque costituire un efficace risposta alle esigenze della città.
Un primo intervento che si propone è quello di “abbattere le barriere architettoniche” per consentire l’attraversamento della strada ferrata in maniera più agevole con carrozzine ed agli stessi diversamente abili.

PARCHEGGI
Tema strettamente connesso alla viabilità è quello dei parcheggi pubblici, problema che la città ha pure urgente necessità di risolvere vista la riduzione dei parcheggi sulle sedi stradali.
Oramai non è pensabile di ripristinare i posti auto sottratti per strada, soprattutto in considerazione della spesa affrontata per la realizzazione dei marciapiedi e comunque sarebbe brutto rivederle invase da veicoli in sosta in modo del tutto disordinato.
E’ necessario, pertanto, ampliare, ove possibile le aree di parcheggio e se ce ne fosse la possibilità di interrarli con creazione sovrastante di polmoni di verde.
Localizzare altre aree di parcheggio in zone diverse, anche se ovviamente non troppo distanti dai punti nevralgici della città, che potranno essere agevolmente raggiunti con un servizio urbano di linea, tramite mezzi alimentati con combustibili non fossili.
In tale ottica si può utilizzare appieno la grande area adiacente il campo sportivo che consentirà di alleggerire notevolmente la viabilità nella zona nord della Città.
Tali iniziative appaiono idonee per il centro storico cittadino, e ciò non soltanto per l’idea di rilancio economico dello stesso che si è prefissata come prioritaria per la città ma anche perchè la zona risulta incapace di ospitare grandi flussi di veicoli, con evidenti disservizi e riflessi negativi sull’immagine della città.
Per il centro storico del Corso Vitt. Emanuele, si potrebbe creare un accordo con la Metropark per una convenzione a costo ridotto mensile per il parcheggio dell’auto dei residenti all’interno del parcheggio della stazione ferroviaria.

LA SITUAZIONE DELLE STRADE CITTADINE
Bisogna migliorare le condizioni del manto stradale di quasi tutte le vie pubbliche!!!
Si tratta di una esigenza categorica. Non è concepibile che a Nocera non esista, o quasi, una strada ben asfaltata, senza buche e interruzioni varie: inutile dire che tale circostanza da sola dà l’immagine di una città degradata.
Per porre rimedio a tale situazione, occorre, in primo luogo  procedere ad una effettiva programmazione degli interventi da realizzare nel sottosuolo, in modo da evitare la moltiplicazione degli interventi di scavo sulle medesime strade che creano condizioni di costante disagio agli utenti e spreco di danaro pubblico.
Occorre applicare poi una semplice regola di buon senso: una volta terminati i lavori il manto del tratto stradale, interessato dagli scavi, deve essere ripristinato  tempestivamente e non lasciato per tempi lunghi in condizioni precarie, con le sconnessioni e le buche che, oltre ad ostacolare la circolazione, costituiscono pure un serio pericolo per gli automobilisti.

SISTEMI DI TRASPORTO
Occorre diffondere il ricorso alla utilizzazione di mezzi di locomozione alternativi rispetto a quelli privati.
Come sappiamo, i servizi pubblici urbani di linea che attraversano Nocera sono gestiti dalla CSTP, ma che poco soddisfa le esigenze territoriali, soprattutto per i percorsi interni effettuati, oltre, oggi, ad essere interesse di un eventuale ridimensionamento o, ancor peggio, smantellamento.
Bisogna, tuttavia, convincere i cittadini ad utilizzare massicciamente i servizi di linea ed in questo senso dobbiamo attuare la possibilità’ di spostarsi all’interno della città con mezzi alternativi, anche di piccola taglia, che consentano uno spostamento veloce ed economico anche di poche persone, magari con dei minibus elettrici.
Occorre trasmettere il messaggio che lasciare a casa la propria auto è vantaggioso, oltre che dal punto di vista economico, per il benessere della collettività, tenuto conto che si riducono le esalazioni dei gas di scarico e si diminuisce il traffico: in una parola si raggiungono migliori condizioni di “viabilità e vivibilità”.
Per raggiungere lo scopo occorre promuovere opportune campagne di sensibilizzazione, prevedere agevolazioni nel prezzo dei biglietti, soprattutto per chi vive nelle periferie.
Ovviamente, il servizio offerto deve poi essere coerente con quanto programmato, e dunque sicuro, veloce e puntuale. 
Segnali incoraggianti nella direzione di quanto programmato, d’altra parte, non mancano se si considera il discreto successo ottenuto dal Bus 78, che funge da navetta di collegamento da Piazza Trieste e Trento a San Mauro, che va migliorato e sostituito con mezzo elettrico o comunque a combustione non inquinante.
Oltre ai servizi urbani territoriali, tuttavia, è opportuno valorizzare l’impiego di mezzi diversi dalle auto, quali ad esempio le biciclette, con la creazione di piste ciclabili nella città che, grazie anche alle condizioni climatiche ottimali del nostro territorio, potranno essere adeguatamente utilizzate dagli utenti per le loro normali esigenze di mobilità.
Grandissima attenzione, poi, deve essere data alla circolazione pedonale che sarà resa, intanto, sicura con la cura e la continua manutenzione dei marciapiedi e della segnaletica stradale e più agevole, mantenendo sempre liberi i marciapiedi dai veicoli, in particolare per i diversamente abili, i quali subiscono troppo spesso l’inciviltà di chi occupa gli scivoli loro riservati.
A tal fine risulterà essenziale la valorizzazione del ruolo degli agenti di Polizia Municipale, che dovranno costituire il punto di riferimento per garantire agli utenti una fruibilità migliore e più disciplinata della strada.         
Infine, particolare attenzione sarà data alla illuminazione pubblica, spesso carente in diverse vie cittadine della periferia, al fine di garantire una più sicura circolazione dei veicoli e dei pedoni.
A tal proposito, si avvierà, congiuntamente al “piano energetico comunale”, la programmazione per la sostituzione della tipologia di illuminazione pubblica classica con le nuove tecnologie “led” a bassissimo consumo.
 
LO SVILUPPO PRODUTTIVO E SOSTENIBILE
PREMESSA
Il territorio, le sue tradizioni e le sue vocazioni naturali costituiscono la ricchezza primaria della città ed è questo il patrimonio nel quale ogni ipotesi di sviluppo produttivo deve affondare le proprie radici, prefigurando percorsi progettuali che lo valorizzino e che siano sempre coerenti con le sue esigenze di salvaguardia.
Lo sviluppo non significa di più ma meglio, su questo concetto vogliamo tenere conto di chi verrà dopo di noi.
Pertanto lo sviluppo non può essere distruttivo dell’ambiente ma deve migliorare la vivibilità quotidianità, rendere l’aria respirabile, le strade percorribili, il verde fruibile, i rifuti una risorsa e non un problema.
Lo sviluppo è eco-sostenibile !
Muovendo da tali presupposti essenziali, linee guida dello sviluppo della città di Nocera Inferiore nel prossimo futuro possono essere le seguenti:
a) rafforzamento della  vocazione turistica dell’Agro, con particolare attenzione allo sviluppo del turismo rurale, per un verso, ed  alla valorizzazione in funzione ricettiva del territorio costiero;
b) riqualificazione urbana della città, imperniata sul recupero del centro storico;
c) promozione e sostegno dell’imprenditoria locale ed estensione dell’agricoltura biologica;
d) valorizzazione del ruolo della città quale centro permanente di connessione tra le varie città dell’Agro e del vicino polo commerciale di Nola;
f) investimenti nella formazione del capitale umano e nella creazione di centri di ricerca di tecnologie innovative e nell’industria hi-tech;
g) modernizzazione della pubblica amministrazione, perché diventi soggetto di promozione dello sviluppo economico locale;
h) rafforzamento dei legami culturali tra i cittadini, in modo da rinsaldare i vincoli di solidarietà e l’identità della comunità nocerina, irrobustendo i legami tra le diverse generazioni, ciascuna delle quali deve avere riconosciuti ruolo e dignità;
i) valorizzazione della “sussidiarietà orizzontale”, sostenendo il ruolo delle diverse formazioni sociali, ed in particolare della famiglia, per la crescita degli individui e del benessere della comunità, per contrastare la devianza, per migliorare la qualità della vita.
Si tratta di linee lungo le quali condurre politiche pubbliche di medio e lungo periodo, per raggiungere i seguenti obiettivi:
- avviare e realizzare un processo di autentica crescita economica, che sia compatibile con la tutela dell’ambiente e sia coerente con la storia e le tradizioni del territorio; favorire l’integrazione sociale di esponenti di altre culture nell’ambito di una comunità cittadina che riconosca la centralità della dignità umana  e le istituzioni comunali al servizio dei cittadini, dei lavoratori e delle imprese.

TURISMO
Il territorio di Nocera Inferiore si trova nelle immediate vicinanze di risorse naturali (la Costiera Amalfitana, Salerno, Ravello), ambientali (Costiera Sorrentina), archeologiche (Nuceria, Pompei, Paestum) di enorme importanza e di rara bellezza.
In un unico territorio esiste una concentrazione di beni ambientali, paesaggistici, storico-architettonici, archeologici, che ha pochi pari nelle nostre zone ma che non è stata adeguatamente valorizzata.
Essi fanno di Nocera il centro ideale come luogo di partenza per potersi muovere nell’ambito di percorsi turistici e pertanto si potrebbe favorire lo sviluppo di operatori che rivolgono servizi in tal senso in modo da portare indotto anche nell’economia dei commercianti locali.
In questa prospettiva bisogna elaborare un programma di opere affidate ad operatori pubblici e privati, che si sviluppi lungo le seguenti linee-guida:
a) riqualificazione e promozione dei luoghi di interesse storico-culturale;
b) sviluppo delle condizioni per il sorgere di un sistema alberghiero ben collegato con Costiera Amalfitana, Sorrentina, Salerno e Pompei;
d) sviluppo delle condizioni per la creazione di una rete di strutture di turismo rurale e agriturismo capace di diffondere le tradizioni enogastronomiche del territorio ed i suoi prodotti tipici (pomodoro, cipollotto, agrumi, nonché piante officinali);
e) promozione delle risorse e dell’immagine della città, per favorire la diffusione nei circuiti degli operatori turistici delle potenzialità ricettive di Nocera Inferiore.
Un incentivo allo sviluppo turistico ed economico può venire dalla introduzione di una “Nuceria Card”, da offrire ai turisti che visitano la città e che potrebbe includere varie agevolazioni, come sconti nelle strutture ricettive, negli esercizi di ristorazione, nei negozi appositamente convenzionati, nei trasporti pubblici, oltre a condizioni di favore per la visita ai musei e chiese e la partecipazione a manifestazioni pubbliche.    

COMMERCIO E ARTIGIANATO
Nocera Inferiore non ha uno strumento di programmazione della rete commerciale, indispensabile invece per razionalizzare e favorire lo sviluppo di questo settore che può svolgere un ruolo determinante nell’economia della città e, tra l’altro, nella rivitalizzazione dei vari centri storico.
A tale proposito occorre dare tempestiva attuazione a nuovi strumenti che consentano la nascita di gruppi di acquisto e promozione delle attività,  adottando appositi progetti di riqualificazione della rete commerciale e procedendo all’adeguamento degli strumenti urbanistici.
All’elaborazione di tali progetti dovranno partecipare tutti i soggetti interessati, pubblici e privati, ed in particolare le associazioni di categoria e le organizzazioni dei consumatori.
Per le grandi strutture di vendita, non si prevede nessun incremento sul territorio urbano ed eventuali futuri insediamenti, ove si ritenessero attuabili, saranno pensati solo ed esclusivamente nei pressi degli insediamenti delle aree di sviluppo industriale.
Per altro, si deve pensare ad uno sviluppo dell’artigianato dotando strumenti urbanistici indispensabili, quali decollo degli insediamenti produttivi, per dare finalmente risposta alle richieste di spazi adeguati alla realizzazione di nuove imprese ed allo sviluppo e/o delocalizzazione di quelle esistenti.

INDUSTRIA E NUOVE TECNOLOGIE
Nell’economia globale la competizione più che tra le imprese si svolge tra “sistemi territoriali”.
Le imprese e i capitali, infatti, si spostano là dove trovano le condizioni più favorevoli all’investimento. Nocera Inferiore deve sapere offrire un territorio conveniente sia alle imprese locali che vogliono investire, sia alle imprese di altre parti d’Italia o del mondo.
Bisogna così creare le condizioni favorevoli allo sviluppo.
Tra queste, due assumono un’importanza cruciale: il capitale umano e la pubblica amministrazione.
Non possiamo competere con i Paesi della parte più povera del mondo per quanto riguarda il costo della manodopera, però possiamo disporre di un differente vantaggio come  la disponibilità di personale qualificato, in grado di padroneggiare le nuove tecnologie e capace di adattarsi in modo flessibile al mutare delle forme di produzione.
Bisogna investire in capitale umano, e ciò significa sfruttare e valorizzare il “polo universitario” di Fisciano e Napoli, favorendo il dialogo con il mondo produttivo, ma anche far nascere e crescere nuovi centri di ricerca nel campo delle nuove tecniche dell’industria hi-tech.
Iniziative da sviluppare con i soggetti privati, anche offrendo vantaggi concreti ai grandi gruppi che volessero porre nel nostro territorio centri di ricerca e formazione.
Su questo tema si potrebbe realizzare un “Istituto per le Tecnologie Avanzate”, in collaborazione con l’Università, la Provincia, le associazioni economiche, gli imprenditori.
Assieme alla formazione di eccellenza, andrà curata la riqualificazione professionale dei lavoratori esclusi dal mercato del lavoro, la formazione professionale, che non deve essere strumento di speculazione, ma strumento dei bisogni della città e delle imprese.
Altra condizione per creare sviluppo locale e la crescita civile è la pubblica amministrazione.
Tempi certi e rapidi delle decisioni, massima trasparenza e imparzialità amministrativa, dialogo costante e paritario con i cittadini, riordino e semplificazione delle procedure, valorizzazione della professionalità dei dirigenti, in modo tale da premiare chi fa bene, uso generalizzato della conferenza dei servizi, sono alcuni tasselli della “nuova amministrazione”.
E’ poi necessario esaltare le risorse della posizione intermedia della città, sostenere la crescita dei rapporti tra le diverse aree del salernitano e del napoletano nonché dell’avellinese, vista la nostra posizione strategica.
In questa prospettiva si potrebbe pensare anche alla nascita di un Ente Fiera che favorisca la creazione di un “Centro espositivo dell’Agro”.
All’interno dell’area del Consorzio di Bonifica si potrebbe realizzare una struttura fieristica permanente, polo di attrazione e di mercato dell’imprenditoria locale, ed anche, a cadenze periodiche, sede di scambio commerciale tra gli imprenditori campani e perché no del centro-sud.
Il Centro potrebbe diventare davvero un nuovo e moderno punto di riferimento per la nostra area geografica, in grado di avviare nuove iniziative e sviluppare posti di lavoro, soprattutto per i giovani.

AGRICOLTURA
E’ uno dei settori produttivi tradizionali del nostro territorio, capaci certamente di svolgere anche nel futuro un ruolo di primissimo piano nell’economia cittadina. 
Negli ultimi anni sono emersi i segni di un significativo risveglio della imprenditoria agricola, discendente dalla conversione dalla produzione di quantità alla produzione di qualità, come è avvenuto per il cipollotto.
L’amministrazione comunale può giocare un ruolo importante; in particolare, potrà promuovere il riconoscimento, a livello nazionale e comunitario, di marchi di origine per salvaguardare la qualità dei prodotti che meglio esprimono la produzione locale, promuovere l’immagine di tali prodotti a livello nazionale e internazionale, sostenere, anche in collaborazione con altre istituzioni, gli sforzi di ammodernamento e di innovazione tecnologica, farsi portavoce in tutte le sedi delle esigenze degli imprenditori agricoli, con particolare riferimento alle politiche dei trasporti ed ai rapporti con le istituzioni comunitarie, promuovere il consumo dei prodotti locali (Km Zero). 

I QUARTIERI: CARDINI DELLO SVILUPPO DELLA CITTA’
Bisognerebbe avviare un organico intervento di recupero che permetta di favorire la riscoperta dell’identità culturale cittadina e migliorare la qualità della vita dei vecchi e nuovi residenti dei quartieri, assicurando condizioni dignitose di vivibilità che assicurino la rivitalizzazione trovando un giusto equilibrio tra il rispetto, la conservazione e la valorizzazione del passato e le esigenze del suo futuro sviluppo.
All’amministrazione comunale spetta il compito di fissare nuove tipologie costruttive e di imporne il rispetto, di recuperare gli spazi pubblici e gli edifici pubblici, di essere rapida nelle decisioni, di sfruttare tutti i canali di finanziamento, con particolare riferimento alle risorse comunitarie, di creare le premesse normative per il ritorno nei quartieri dell’artigianato di qualità (ad esempio lavorazioni del legno e della ceramica che nelle nostre zone ancora sono presenti) e per l’insediamento delle attività commerciali.
Nelle more della elaborazione e della attuazione di un piano organico di recupero, sono possibili alcune iniziative che consentano in tempi più brevi di assicurare migliori condizioni di vita per gli abitanti.
Attenzione deve essere data alla pulizia, ai parcheggi, alla vigilanza mediante la istituzione di un distaccamento fisso della Polizia Municipale nelle periferie, all’attuazione nei tempi strettamente tecnici dei progetti già elaborati per la sistemazione della rete idrica e fognaria.
Seguendo l’esempio di altre città, inoltre, si potrà agevolare l’adeguamento o l’apertura di attività commerciali e ricreative, ed avviare il recupero alla vita sociale dei quartieri trascurati, come Montevescovado, Pietraccetta, San Mauro, Piedimonte…, indirizzandoli ad ospitare iniziative di aggregazione sociale e culturale.

POLITICHE SOCIALI E CULTURALI

IL COMUNE AL SERVIZIO DEI CITTADINI
Il “nuovo Comune” deve essere una struttura al servizio di tutti i cittadini; una attenzione particolare, però, deve essere riservata a quanti  soffrono condizioni di disagio sociale di varia natura.
Per fare ciò, occorre anzitutto riordinare, potenziare e meglio qualificare i servizi comunali di assistenza sociale, nonchè incrementare strutture che siano strumento appropriato per una efficace azione di assistenza (case famiglia, comunità alloggio, centri diurni di incontro, case di accoglienza per ragazze madri etc...) nelle more della riorganizzazione complessiva del settore in attuazione della nuova legge n° 328/2000.
Allo stesso tempo, occorre rafforzare il ruolo del volontariato, mettendo a punto forme adeguate di collaborazione con le organizzazioni che operano nel settore dell’assistenza sociale, nonché della protezione civile.
Vanno combattute le nuove povertà, con interventi non limitati al semplice sussidio finanziario, che crea dipendenza e non stimola il recupero di un ruolo attivo nella comunità, ma con iniziative idonee a creare prospettive di inserimento partecipativo e che restituiscano alla persona fiducia in se stessa e nelle sue potenzialità. 
Tra le priorità dell’azione pubblica vi devono essere i bisogni dei portatori di handicap.
E’ necessario non solo individuare tutte le iniziative possibili per evitare che l’handicap sia causa di esclusione dalla vita sociale, prima fra tutte l’inserimento nel mondo del lavoro e la formazione professionale, ma occorre anche sostenere in tutti i modi possibili le famiglie dei portatori di handicap, nel presupposto che l’assistenza migliore, perché più vicina anche alle loro esigenze affettive, è quella che può essere data nell’ambito della famiglia.
La città di tutti è anche la città degli anziani e dei bambini.
I primi sono essenziali per la nostra comunità. Il loro patrimonio di esperienza, la loro conoscenza della tradizione, la loro sensibilità devono essere valorizzate al massimo, perché anche chi non partecipa più al ciclo produttivo attivo può egualmente continuare a svolgere un ruolo utile per la società.
Promuovere la cultura della solidarietà presuppone inserire nel programma un impegno sia di conoscenza che di programmazione sulla condizione in cui vivono i bambini nella città e nello stesso tempo circa la condizione dei giovani adolescenti emarginati, degli anziani e degli ammalati. Si rende anche qui strategicamente necessaria una politica di consorzio tra i comuni nei cui territori ricadono le utenze cittadine. Occorre pertanto avviare un programma che tenga conto delle priorità più urgenti: interventi strutturati nelle famiglie in cui vivono bambini a disagio attraverso l'attivazione dell'assistenza domiciliare alle famiglie; sviluppo di politiche sociali capaci di coinvolgere l'intero nucleo familiare, garantire l'applicazione della legge sull'affidamento familiare per minori a rischio e per famiglie in difficoltà.
Il Comune potrà valorizzare il ruolo degli anziani nello svolgimento di attività di interesse collettivo, come le attività di accoglienza dei turisti, la vigilanza dei luoghi pubblici, il verde, le ville e dei monumenti pubblici, la compagnia ai bambini.
Verso i bambini, oltretutto, si ha l’obbligo di preparare una comunità migliore, nella quale essi possano vivere serenamente e nelle condizioni per esprimere tutte le loro potenzialità.
In particolare ciò significa recupero di ville e giardini, apertura di parchi giochi all’interno della aree verdi, iniziative di divertimento, permettere di riappropriarsi degli spazi pubblici, soprattutto nei giorni festivi.
Significa anche prestare attenzione alla qualità dei servizi nelle strutture che ospitano i piccoli (come gli asili nido) e, anche sfruttando adeguatamente l’autonomia degli istituti scolastici, collaborare con le scuole sia per evitare la dispersione scolastica, sia per rendere più allettanti per i bimbi i momenti trascorsi a scuola, sia per favorire la loro maturazione umana e civile. Sulla dispersione scolastica, in particolare, occorre promuovere una politica nel territorio insieme all'Istituto della Scuola coinvolgendo anche la Provincia per le competenze formative che essa avrebbe, valorizzando la formazione informatica perché essa rappresenta l’alfabetizzazione del futuro.
  
LA CRESCITA CULTURALE
Più cultura significa una comunità più coesa e integrata, ma anche stimolo all’economia e quindi crescita delle occasioni di lavoro.
L'amministrazione comunale si porrà come strumento fondamentale di promozione della cultura e dell'arte.
E se i cittadini, come noi auspichiamo, saranno i fautori di questo cambiamento, sia come parte attiva che come destinatari, al Comune spetta la funzione di supporto e di programmazione, talvolta quella di indirizzo, perseguendo sempre e comunque l'obiettivo essenziale della garanzia della libertà di idee e di espressione.
Concerti, convegni, rappresentazioni teatrali vanno portati a Nocera con sempre maggiore frequenza ed il Comune deve stimolare queste iniziative.
Obiettivi principali del nuovo Governo della città saranno:
la valorizzazione dei talenti nocerini, la promozione di un profilo artistico-culturale della città riconoscibile; l'accrescimento del ruolo della funzionalità degli organismi culturali eventualmente già esistenti o favorendone la nascita, la valorizzazione di spazi urbani centrali e periferici con vocazione aggregativa, la destinazione di appositi spazi, all’interno della casa comunale per l'esposizione permanente delle opere di artisti locali.
La nuova amministrazione, inoltre, si farà promotrice del coinvolgimento di tutte le forze politiche e sociali, affinchè si possa arrivare all’acquisizione, o uso, della vecchia CASERMA TOFANO per far si che in essa possa nascere un centro di sviluppo culturale e commerciale che intersecando il lavoro con la cultura si autosostenga e dià la possibilità di sviluppo di nuove aggregazioni sia in ambito culturale che lavorativo.
In essa i giovani dovranno, appunto, trovare spazi culturali particolari, come per esempio una struttura ove, chiunque abbia voglia di esprimersi, possa cimentarsi nelle sue prime esibizioni, oppure ove si possano incontrare artisti già affermati per confrontarsi e fare esperienza.
Per avvicinare i più giovani alla propria città, la nuova amministrazione intende seguire un'esperienza già fatta in altre città, l'adozione da parte delle scuole dei monumenti della città.

LE ATTIVITA’ PER I GIOVANI
I giovani dovranno essere i promotori della rinascita della città.
Come abbiamo detto, in primis bisogna creare opportunità per aggregazioni sociali  individuando o sfruttando degli spazi, dove gli stessi possano trovare occasione di interrelazione, strumento necessario per stimolare le intelligenze di ognuno e sviluppare le opportunità di dibattito e di discussione sulle tematiche di loro maggiore interesse nonché la crescita civile.
Il momento ricreativo potrà essere pure occasione per riscoprire le tradizioni del territorio, ad esempio con la organizzazione di incontri volti alla promozione della enogastronomia locale e di prodotti tipici.
Essenziale è anche la attivazione degli impianti sportivi ancora non funzionanti, come il palazzetto dello sport e quanto prima una piscina, e promuovere manifestazioni in cui i giovani possano esprimere in modo sano tutta la loro carica di vitalità (concerti, feste di piazza, giornate dedicate ad attività di tutela ambientale ecc.).
In fine si dovrà riservare particolare attenzione, da parte dell’amministrazione, alla consulta dei giovani per instaurare un rapporto dialettico continuo e costruttivo con le fasce più giovani della cittadinanza.  
Nello stesso modo si dovranno creare momenti di informazione e formazione con corsi di educazione da fare insieme alle scuole elementari, medie e superiori ed inserire nel programma delle politiche giovanili, per la prevenzione in merito ai gravi incidenti stradali che determinano morti premature e invalidità spesso permanenti.
Visto che orami viene utilizzata dai giovani la cultura dell'immagine è da inserire, sempre tra le politiche giovanili, l'attivazione di corsi di fotografia e cinematografia per suscitare interesse e curiosità verso nuove professioni.
Occorre inoltre creare un “teatro aperto” permanente per rendere i giovani “attori” delle loro scelte creative affidandone la direzione ad un esperto e la gestione a cooperative di giovani attraverso bandi di concorso.

PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA
Ai nocerini spesso si rimprovera di soffrire di mancanza di iniziativa e di apatia, probabilmente perché nessuno ha mai fatto presente che la “città” non è un bene del Sindaco, degli Assessori e dei Consiglieri, ma appartiene a tutti e tutti, pur con ruoli diversi, devono contribuire al suo miglioramento ed al suo sviluppo, poiché non vi può essere ripresa della città se gli amministrati non assumono la responsabilità di essere soggetti attivi della vita della casa comunale.
Per far si che ciò avvenga, naturalmente, occorre che siano creati strumenti idonei ad assicurare la più ampia partecipazione democratica.
La partecipazione è condizione indispensabile per la gestione sostenibile delle città, in quanto i cittadini stessi con la modifica dei loro comportamenti possono diventare i protagonisti di un nuovo modello di condivisione delle scelte, in rispetto dell’Art. 1 della Costituzione “La sovranità appartiene al popolo!” con conseguente introduzione di tutti gli strumenti di democrazia diretta e partecipativa.
Per creare un rapporto immediato tra amministratori e cittadini sarà creata la possibilità di contatti diretti, organizzando incontri periodici con il Sindaco e gli Assessori nel corso dei quali i cittadini potranno rappresentare con immediatezza le problematiche che ritengono di segnalare.

ASSOCIAZIONI DI QUARTIERE
L’amministrazione valorizzerà e favorirà ogni forma associativa capace di partecipare democraticamente alla vita pubblica.
In modo particolare sarà favorita la istituzione di “comitati di quartiere”, organismi attraverso i quali i cittadini potranno segnalare in modo tempestivo agli organi comunali qualsiasi esigenza del loro quartiere, nonché promuovere ogni iniziativa atta a migliorarne le condizioni di vivibilità.

REFERENDUM CONSULTIVO E CONSULTE
La partecipazione dei cittadini, inoltre, sarà assicurata con il ricorso all’istituto del referendum consultivo ogni qual volta il comune  sarà chiamato ad effettuare delle scelte capaci di incidere notevolmente sulla fruibilità di ogni servizio cittadino. Un ruolo chiave di stimolo per l’attività dell’amministrazione in particolari settori sarà svolto dagli anziani.
Sarà infatti favorita la costituzione di organismi di consultazione degli anziani ai cui orientamenti l’amministrazione attingerà per attuare tutti gli interventi socio-assistenziali, ricreativi e culturali necessari per offrire agli stessi migliori condizioni di vivibilità e fruibilità della città ed evitare fenomeni di emarginazione sociale.
Allo stesso modo saranno avvicinati alla vita pubblica ed alla attività del comune i giovani, anche quelli che non godono ancora del diritto di voto.
Facendo proprie le esperienze di altre città, si procederà alla costituzione del Consiglio Comunale dei ragazzi, organismo consultivo e propositivo nei settori di attività che interessano i giovani e in particolare in materia di pubblica istruzione, tempo libero, sport ed attività ricreative.
La partecipazione non potrà dirsi effettivamente democratica, poi, se non potrà contribuire alle scelte amministrative la popolazione straniera della città, anche se poco presente sul territorio nocerino.
Sarà istituita una rappresentanza degli immigrati, che oltre ad esprimere pareri e orientamenti sugli interventi socio-assistenziali da attuare per prevenire fenomeni di emarginazione, potrà anche promuovere iniziative per favorire e sviluppare l’integrazione culturale pur nel rispetto reciproco delle tradizioni di ciascuno.


Eccovi quindi il nostro programma perchè anche voi possiate dirci cosa ne pensate.
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