venerdì 20 luglio 2012

Lo “SPREAD” …

Non sono mai stato, ne sono, un esperto "economico" ... ne mai lo diventerò, ma vedere consumarsi questo spettacolo di "spreco" di danaro "pubblico" per far arricchire altri "sistemi" mi fa rabbia ...
Ragionando in merito alle "transazioni" che avvengono con i "titoli pubblici" e che sono soggette alla "negoziazione" dei "mercati" con la regola dello "spread" (il differenziale tra il tasso di rendimento di un'obbligazione e quello di un altro titolo preso a riferimento secondo la "bontà" dell'emittente) notavo che, nonostante si tratti di "titoli sociali", essi vengono trattati come se fossero "titoli a scommessa" e quindi soggetti, non ad un "minimo margine" di "remunerazione", ma ad un "margine oscillante" grazie al "giudizio" dei cosiddetti "enti accreditatori" ... rendendoli così "speculativi" ed a volte "molto redditizi" solo perché, dopo il "declassamento", considerati a rischio, dovranno, per essere più "appetibili" sul mercato, insomma "rendere" di più ...
Bene questo è quello che sta succedendo oggi, invece di valutare i sacrifici che tutti noi cittadini siamo costretti a fare, invece di ritornare tutti insieme, felicemente, a ragionare su un graduale ritorno ad una "vita dignitosa" nel rispetto dell'ambiente e della terra che ci accoglie, si stanno favorendo enormi scambi di "titoli pubblici" con tassi "superiori" alla media del rendimento di una qualsiasi "onesta impresa", il tutto per il "GUADAGNO" di qualcuno: le "BANCHE ed i CAPITALISTI" e la "PERDITA" di altri: i "CITTADINI ONESTI"...
Non sono mai stato, ne sono, un esperto “economico” … ne mai lo diventerò, ma vedere consumarsi questo spettacolo di “spreco” di danaro “pubblico” per far arricchire altri “sistemi” mi fa rabbia …
Ragionando in merito alle"transazioni" che avvengono con i “titoli pubblici” e che sono soggette alla "negoziazione" dei “mercati” con la regola dello “spread” (il differenziale tra il tasso di rendimento di un'obbligazione e quello di un altro titolo preso a riferimento secondo la “bontà” dell’emittente) notavo che, nonostante si tratti di “titoli sociali”, essi vengono trattati come se fossero “titoli a scommessa” e quindi soggetti, non ad un “minimo margine” di "remunerazione", ma ad un “margine oscillante” grazie al “giudizio” dei cosiddetti “enti accreditatori” … rendendoli così “speculativi” ed a volte “molto redditizi” solo perché, dopo il “declassamento”, considerati a rischio, dovranno, per essere più “appetibili” sul mercato, insomma “rendere” di più …
Bene questo è quello che sta succedendo oggi, invece di valutare i sacrifici che si stanno chiedendo a noi cittadini, invece di ritornare, insieme, felicemente, a ragionare su un graduale ritorno ad una “vita dignitosa” nel rispetto dell’ambiente e della terra che ci accoglie, si stanno favorendo enormi scambi di “titoli pubblici” con tassi "superiori" alla media del rendimento di una qualsiasi “onesta impresa”, il tutto per il “GUADAGNO” di qualcuno: le “BANCHE ed i CAPITALISTI” e la “PERDITA” di altri: i “CITTADINI ONESTI”…

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