1) E' di queste ultime ore la notizia dei pignoramenti
immobiliari di diverse proprietà comunali da parte degli eredi Russo per
l’occupazione abusiva dell’area di via Canale dove c’è il parcheggio per
installare nel 1980 in container per i terremotati. L'esposizione debitoria del
Comune per questa vicenda è molto elevata al punto da rischiare la
compromissione del bilancio complessivo comunale, delle attività preventivate e
finanche la dichiarazione di dissesto.
Senza scendere nei dettagli di tale vicenda molto
negativa, il cittadino si pone una legittima domanda: se si è arrivati a tanto
in conseguenza di gravi e reiterati errori da parte di Amministratori Comunali
dal 1980 in poi, perchè a Nocera Inferiore a pagare deve essere sempre la
collettività ?
Il Sindaco Torquato già sembrerebbe aver escluso
qualsiasi possibilità di richiesta di risarcimento dei danni nei confronti dei
responsabili in virtù della considerazione che le proprietà pignorate erano già
state per la maggior parte dichiarate alienabili da parte del Comune. Tale
ragionamento appare semplicistico perchè l'interesse delle casse comunali è
certamente meglio garantito da una procedura di libera vendita sul mercato che
non da una procedura forzata che il Comune è costretto a subire.
Il Sindaco Torquato, essendo avvocato ben conosce
l'art. 28 della Costituzione che testualmente recita "I funzionari e i
dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili,
secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in
violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo
Stato e agli enti pubblici" . Pertanto l’attuale primo cittadino dovrebbe
chiaramente spiegare alla cittadinanza perché l’art. 28 della costituzione non
è applicabile anche in città.
2) Ci sovviene con forza, inoltre, qualcosa che è
molto più recente, che è sotto gli occhi di tutti e che ha appesantito
immotivatamente, fortemente ed ulteriormente le casse comunali cioè le opere
faraoniche, inutili e costose, poste in essere dalla fine degli anni Novanta al
2011.
Prima che giunga la scure della prescrizione a nostro
avviso l'attuale Amministrazione comunale avrebbe il dovere morale prima ancora
che giuridico di sottoporre al vaglio della Procura della Repubblica presso la
la Corte dei Conti tutto quanto sopra accennato.
In un contesto comunale finanziario già all'epoca in
sofferenza tali spese erano conformi ai principi della buona amministrazione?
Dall'indagine della Procura della Repubblica presso la
Corte dei Conti potrebbero scaturire anche un giudizio di conto nei confronti
dei responsabili e la consequenziale condanna al risarcimento dei danni.
Il compito della politica (e pertanto del Sindaco e
della Giunta comunale) è dare impulso e controllare l'azione amministrativa
anche pregressa quando gli effetti si ripercuotono negativamente nella
situazione odierna.
Altrimenti la politica a che serve ?
P.S.: Siamo lieti che questa vicenda non peserà sul
bilancio comunale, come ha sostenuto l’ass. Campitelli alla stampa, ma è
disponibile a dichiararlo in consiglio comunale in una seduta ad hoc, e con tutto ciò che ne consegue?
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